C’è primavera e primavera


Ci avviciniamo a grandi passi verso la Primavera. Dal "Cantico dei Cantici”, mutuiamo: “ L’inverno è ormai passato, l’epoca delle piogge è ormai passata. I fiori sono apparsi sulla terra. Ed in questo momento è primavera. E’ tempo di cantare…”. Sì, ma, quando inizia, ufficialmente, la primavera? Come vengono definite le stagioni? Queste sono il risultato dell’inclinazione dell’asse di rotazione terrestre (23.5°) rispetto al piano in cui la terra orbita attorno al Sole. In relazione a tale inclinazione, durante il percorso dell’orbita suddetta (l’anno calendariale), alcune aree del globo risultano inclinate verso il Sole, altre in senso opposto. Questo provoca una differenza nella ricezione della radiazione solare in differenti parti della Terra e, pertanto, dà luogo al ciclo globale di fluttuazioni, chiamate stagioni.

Dobbiamo, però, effettuare un distinguo, relativamente a cosa ci riferiamo: primavera astronomica o meteorologica ? Quando parliamo dell’inizio dell’inverno o di qualsiasi altra stagione, generalmente ci riferiamo al giorno in cui i nostri calendari segnano tale data. Questa si riferisce alle stagioni astronomiche, che sono il risultato della postura dell’asse terrestre e dell’orbita attorno al Sole. Le stagioni astronomiche si riferiscono, quindi, alla posizione dell’orbita terrestre relativamente al Sole, tenendo conto degli equinozi e dei solstizi. Le date degli equinozi e dei solstizi non sono fisse, a causa dell’orbita ellittica della Terra intorno al Sole: verso l’inizio di gennaio la Terra si avvicina al perielio (il Sole è nel punto più vicino al nostro pianeta) e verso i primi di luglio ne è più distante (afelio).

Le stagioni meteorologiche, invece, sono basate sul ciclo annuale della temperatura e sulla misura delle condizioni meteorologiche coincidenti con il calendario, così da determinare una chiara transizione fra le stagioni stesse. Dal momento che le stagioni variano in lunghezza, la data di inizio di una nuova stagione può cadere ogni anno in differenti giorni. Ne deriva un difficile il confronto fra le stagioni di anni diversi e, per questo, è stato introdotto, internazionalmente, il Calendario meteorologico: esso si divide in quattro stagioni, approssimativamente della stessa lunghezza. Le stagioni astronomiche iniziano la loro corsa circa tre settimane più tardi di quelle del Calendario meteorologico, quindi ogni stagione inizia il primo del mese in cui cade il rispettivo Solstizio o Equinozio. La "Primavera meteorologica" inizia il primo di marzo 2017 e terminerà il 31 maggio, mentre la "Primavera astronomica" inizierà il 20 marzo 2017 alle ore 1129 CET (Central Europe Time).

Il termine “Equinozio” deriva dal latino "aequi" (eguale) e "nox" (notte): in questo giorno, le lunghezze del dì e della notte sono eguali e a partire da esso, il giorno diviene più lungo della notte. “Solstizio”, invece, indica ilmomento in cui il Sole raggiunge, nel suo "moto apparente"  lungo l'eclittica, la sua "declinazione massima o minima. La declinazione è una delle coordinate equatoriali che, con l’ascensione retta, è necessaria per determinare l'altezza di un astro sulla sfera celeste (come la latitudine sul geoide terrestre); il termine deriva dal latino "solstitium", composto da "Sol" (Sole) e "sistere" (fermarsi).

Gian Carlo Ruggeri

(Meteorologo)

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