Gaetano Mura stop al giro del mondo


Gaetano Mura getta la spugna. Dopo aver fatto scalo a Fremantle, in Australia, per problemi tecnici all'impianto satellitare, ai dissalatori e alla timoniera danneggiata dall’urto con un oggetto alla deriva, il navigatore sardo ha scelto di non completare il giro del mondo.

Data l'impossibilità di competere per un primato sportivamente appetibile del resto, è quanto meno saggio limitare danni all'imbarcazione e stress-psicofisico piuttosto che cimentarsi in un'impresa che a questo punto non sarebbe passata agli annali della storia se non come giro del giro del mondo, ma con scalo e assistenza (senza per altro fermare il cronometro nel corso dello scalo tecnico) come confermato dal World Sailing Speed Record Council (WSSRC), l'organismo deputato a omologare i record di velocità a vela.
Un obiettivo non proprio allettante per chi, come Mura, ha obiettivamente strumenti e capacità per tornare a essere competitivo nel medio termine.

Resta l'amaro in bocca per tutti gli appassionati di vela che si attendevano di festeggiare l'exploit di un altro italiano dopo la straordinaria impresa di Alessandro di Benedetto che lo completò nel 2010 a bordo di un mini 6,50 e dopo il ribaltamento subito da Matteo Miceli nel 2015 durante la risalita dall'Atlantico, mentre tentava la medesima prova col suo class 40. Ma il giro del mondo, si sa, non è una passeggiata.

Gaetano Mura sta tornando in Italia in aereo, la sua barca sarà invece imbarcata a Perth a bordo di un cargo.

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