VECCHIE VELE: LA PACCOTTIGLIA


Ai tempi degli intensi traffici granari (1850-1865), sui brigantini degli Accame e di altri armatori di Pietra Ligure, la paccottiglia non era mai individuale come quella dei savonesi o dei camogliesi, ma bensì assolutamente collettiva e fatta con apposito capitale fornito dall'armatore stesso.
L'equipaggio, consigliato dal Capitano, aveva il diritto di scegliere il genere di paccottiglia che si doveva esportare ed il dovere di sbarcarla nei porti esteri.
L'utile ricavato si divideva in ventiquattro carati che si ripartivano come segue: undici carati all'armatore, undici carati all'equipaggio e due carati alla chiesa parrocchiale.
Ogni bastimento aveva la sua bilancetta di precisione, perché i levantini usavano limare l'oro delle monete d'oro. E tutti, dal Capitano al mozzo di bordo, sapevano quale era il prezzo. Allora non c'erano oscillazioni delle monete più usate per i pagamenti.
(Luca R. - Racconti marinari; Savona Turismo)

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