Venti di crisi su Bavaria: c’è il rischio di insolvenza


Acque agitate in casa Bavaria, il cantiere tedesco sembra sia in grave crisi finanziaria. Un fulmine a ciel sereno che si è abbattuto nel settore della nautica da diporto tedesca, colpendo uno dei più grandi produttori di barche a vela al mondo. La notizia è iniziata a circolare da venerdì 20 aprile, pubblicata tra l'altro su siti come il tedesco Yacht.de e l'inglese Ibinews.com. Secondo le due testate online il cantiere sarebbe pronto a portare i libri in tribunale e a chiedere l'istanza di fallimento. Il problema maggiore sembra sia dovuto all'alto debito contratto dall'azienda che ha portato i fondi di investimento Oaktree e Anchorage, i due maggiori azionisti del gruppo, a sospendere i finanziamenti per sostenere l'attività. Una ricostruzione diversa su quanto sta avvenendo in queste ore negli uffici di Giebelstadt (sede legale di Bavaria) arriva invece da Sail-world.com. Secondo il sito internet statunitense il cantiere non avrebbe chiesto la procedura di fallimento ma l'amministrazione controllata, così come sostenuto da Tony Ross, agente di Ensign Ship Brokers, importatore australiano di Bavaria. A sciogliere i dubbi dovrebbe essere un comunicato ufficiale atteso nella giornata di lunedì 23 aprile.

Bavaria Yacht è stata fondata nel 1978 da Winfried Hermann e proprio quest'anno festeggia i 40 anni di attività. Una storia dei successo che ha portato alla costruzione di oltre 40.000 imbarcazioni e ad alcune importati acquisizioni come quella del marchio di catamarani francesi Nautitech avvenuta nel 2014. Attualmente il cantiere conta 600 dipendenti. L'amministratore Lutz Henkel si è dimesso una settimana fa, un divorzio consensuale secondo i vertici societari, ma alla luce degli eventi degli ultimi giorni il cambio dell'amministratore delegato che ha guidato l'azienda nei tumultuosi anni della crisi appare come la prima avvisaglia di una situazione ben più grave.

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