Volvo Ocean Race salpata la seconda tappa


L'Oceano Atlantico per buona parte della sua lunghezza e poi gli Alisei, le calme equatoriali e soprattutto un percorso di 7.000 miglia che da Lisbona porta fino a Città del Capo, in Sudafrica. La seconda tappa del giro del mondo in equipaggio Volvo Ocean Race, salpata domenica 5 dalla città portoghese, è sicuramente una delle più complesse di questa competizione. Una maratona oceanica  che i 7 team in gara hanno per giunta iniziato con un difficile slalom lungo il fiume Tago che lambisce Lisbona; il primo ad affacciarsi in Atlantico è stato l'equipaggio franco-cinese di Dongfeng Race Team seguito dagli olandesi di Team Brunel e quindi dagli spagnoli di Mapfre. Ma lunedì mattina gli iberici avevano già ripreso la testa del gruppo seguiti dai tedeschi di AkzoNobel. Le previsioni meteorologiche annunciano per i prossimi giorni un vigoroso Aliseo che promette velocità esaltanti, poi la differenzà la faranno le scelte tattiche, che quest'anno sono ancora più ampie delle precedenti edizioni perché è stato abolito il tradizionale way point dell'isola di Fernando de Noronha, situata a 170 miglia dal Brasile. Ciò significa che i 7 equipaggi avranno tutto l'oceano a disposizione per trovare la rotta o il vento migliore verso il Sudafrica.

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