CERNIA ROSSA


Ordine: PERCIFORMI
Famiglia: Serranidae
Genere: Mycteroperca

Mycteroperca rubra (Bloch) 1793**

Generalita’

Ha il corpo fusiforme, snello, compresso ai lati. La bocca e’ grande. La mascella e’ provvista di tre serie di denti mentre la mandibola ne possiede due. L’opercolo e’ munito di tre spine; il preopercolo e’ finemente seghettato inferiormente. La pinna caudale e’ concava con i bordi appuntiti. Gli occhi sono moderatamente grandi. Il colore dell’animale e’ bruno-rossiccio, piu’ chiaro sui fianchi e sul ventre. Il corpo e’ cosparso di macchie piu’ scure della tinta di fondo, molto evidenti, mentre sulla testa, dall’occhio verso il bordo dell’opercolo, si irradia un fascio di linee ondulate piuttosto marcate che si fondono con quelle del corpo. Negli esemplari giovani e’ presente sul peduncolo caudale una macchia nera, ben evidente. La pinna anale, rispetto alle altre Cernie, e’ piu’ estesa ed e’ provvista di tre raggi spinosi e 11 molli. Misura al massimo 80 cm di lunghezza.

D=XI-15/17; A=III-11/12; C=2-17/18-2; P=16/17; V = I-5

Costumi

Vive su fondi arenosi, sabbiosi e rocciosi ricchi di vegetazione a modeste profondita’; di solito non si spinge oltre i 50 metri. Si nutre di pesci, Molluschi e Crostacei.

Pesca

Si pesca con tramagli, reti a strascico o con palangresi di profondita’.

Commestibilita’

Ha carni buone.

Distribuzione nei mari d’Italia

E’ una specie poco diffusa. E’ stata segnalata nello Stretto di Messina e lungo le coste siciliane.

Note o curiosita’

Questa Cernia, anche se morfologicamente e’ molto simile alle specie congeneri, ha una particolare caratteristica che la differenzia dagli altri Serranidi per cui, gia’ dal 1862, gli ittiologi l’hanno ascritta al genere Myctoperca. Ha la pinna anale piuttosto ampia ed e’ munita di 3 raggi spinosi e 11 molli. Poiche’ nei Serranidi, a parte la Spigola e la Spigola macchiata, tutte le caratteristiche morfologiche sono molto omogenee, e’ bastato un solo carattere anatomico differente per la creazione di un genere diverso; per tale motivo questa Cernia e’ difficile da riconoscere a prima vista; cio’ spiega anche il motivo per cui nella letteratura ittiologica appare col nome di Serranus acutirostris, Cerna macrogenis o Epinephelus alexandrinus.


Da “Atlante dei pesci dei mari italiani” di Francesco Costa

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