Una fine d’autunno all’insegna del caldo


Una prima decade di novembre e un inizio della seconda decade decisamente primaverili. La moderata instabilità che caratterizzerà ancora per 36 – 48 ore il centro Sud della Penisola, dovuta a un’avvezione di aria fredda in quota, tenderà a esaurirsi completamente nel pomeriggio della prossima domenica, otto novembre, per dare luogo all’instaurarsi di una robusta cellula anticiclonica, visibile soprattutto alle quote medio alte (3000 – 5500 m), alla quale corrisponderanno valori alti della pressione in superficie (1030 hPa).

Le temperature massime tenderanno ad aumentare. Una variazione del campo del geopotenziale in quota e, quindi, della pressione atmosferica in superficie, inizierà a manifestarsi verso il 14 novembre. Prendiamo a esempio le temperature previste per domenica 8 in alcune località italiane. Vengono indicate le minime-massime e, di seguito, fra parentesi, la media delle temperature massime fra la prima e la seconda decade di novembre. Roma: 9/21 (17,8) – Milano 9/21 (12,2) – Venezia: 9/21 (12,5) – Capo Palinuro: 9/21 (18,2) – Cagliari: 9/21 (19,05) – Palermo: 9/21 (20,2) – Brindisi: 9/21 (18,05) – Ancona 9/21 (14,9).
È necessario tenere presente che tali valori riguardano una temperatura “standard”, pertanto, quella percepita può essere superiore anche di due gradi circa. Si tratta di una situazione anomala?

Siamo quasi alla fine dell’autunno (con il primo dicembre si entrerà climaticamente nell’inverno boreale) e, tornando indietro, per esempio, di 3-4 anni, con riferimento allo stesso periodo, in Europa centro meridionale, non si rileva una configurazione sinottica così prolungata nel tempo, ma soprattutto non è frequente osservare altezze così elevate delle superficie isobariche (la superficie 500 hPa assumerà un valore massimo di 5.880 metri geopotenziali sul Mediterraneo centro occidentale, 380 metri di più del suo valore medio normale).  Senza invocare l’anomalia, siamo in presenza di una situazione almeno inconsueta, che può essere ascritta a un clima che cambia.
Gian Carlo Ruggeri
(Meteorologo)

 

In figura, la carta prevista della superficie isobarica 500 hPa per il giorno 8 novembre.

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