A otto giorni dalla partenza, Maserati vola a 20 nodi di velocità verso l’equatore, spinta dagli alisei. Una discesa veloce che comincerà a rallentare a partire da oggi, quando Giovanni Soldini e il suo team cominceranno a entrare nella zona delle calme equatoriali, tra i 5° e i 3°/2° N.
Il morale a bordo è alto anche perché Maserati ha già percorso 2750 miglia (sulle 13.225 che separano New York da San Francisco) a una velocità media di 14,5 nodi.
L’equipaggio è ormai affiatatissimo: quattro persone per volta in pozzetto, turni di quattro ore ciascuno ma sfalsati perché ogni due ore esce una nuova coppia.
“Il passaggio dell’equatore è sempre un passaggio complicato”, spiega Giovanni da bordo. “Si alternano piatte e temporali poco prevedibili. Speriamo di cavarcela in fretta. Poi ripartiremo, rotta sud. E il prossimo cancello sarà Capo Horn. Cercheremo di arrivarci in fretta ma dipende da quello che succede con il vento lungo la costa del Brasile. Se siamo fortunati l’anticiclone di Sant’Elena ci regalerà un bel vento di bolina larga, poi al traverso e infine in poppa. Superato Rio de Janeiro cominceranno a farsi sentire le piccole depressioni e i fronti freddi che arrivano da terra e lì vedremo come giocarcela al meglio. Sono convinto che bisognerà passare dentro il canale dell’Isola degli Stati per minimizzare le miglia da fare controvento al passaggio di Capo Horn quindi faremo di tutto per stare in terra mentre scenderemo lungo la costa argentina. Ma la strada è ancora lunga, prima bisogna passare l’equatore…”.