Come dimostrare ai fini fiscali l'effettivo utilizzo di una barca da diporto fuori delle acque territoriali? Lo sta decidendo l'Agenzia delle Entrate, incaricata da una recente legge (27 dicembre 2019, n.160) di individuare appunto questi criteri. Un lavoro quasi terminato e riassunto in una bozza che ora le Entrate sottopongono a una “Consultazione pubblica” invitando gli operatori del settore a inviare osservazioni e commenti prima di rendere il tutto definitivo.
L'argomento è delicato. Riguarda infatti l'agevolazione dell'Iva su acquisto e servizi, locazioni e noleggi a breve termine applicati dall'Italia alle barche utilizzate fuori dalle acque territoriale europee. Norme applicate finora con criteri “presuntivi”, per stima, e finite nel mirino della Commissione Europea che ha aperto nei confronti del nostro Paese una procedura di infrazione. Da qui la necessità di un cambio delle regole affidato all'Agenzia delle Entrate. Contributi e osservazioni vanno invati entro il 3 giugno 2020 a questo indirizzo di posta elettronica: <dc.gc.settoreconsulenza@agenziaentrate.it >