La prima caravella è un'imbarcazione usata per la pesca in Portogallo. Il primo documento in cui appare è la "Carta di Alfonso III" nel 1255. Il termine verrà poi usato per tutte le piccole navi con due o tre alberi e vele latine. Si tratta di una nave a scafo rotondo, con poppa squadrata e prua arrotondata e con dislocamento medio tra 25 e 60 tonnellate.
Due delle navi di Cristoforo Colombo erano caravelle: la Nina e la Pinta.
La NINA aveva vele quadre sugli alberi di trinchetto e di maestra e vela latina sull'albero di mezzana. Era inoltre di poco più piccola della Santa Maria (una caracca). Non aveva il castello a prora ed il cassero risultava di dimensioni ridotte (inferiori all'altezza di un uomo), era fornita di tre ancore ed un equipaggio di 20 uomini.
La lunghezza era di m 21,44, la larghezza m 6,44, l'immersione di m 1,78 ed il dislocamento di t 52,72 (attuali). Con questa caravella Cristoforo Colombo compì anche il secondo ed il terzo viaggio. Sembra che la Nina, sotto il suo comando, abbia navigato per più di 25.000 miglia marine.
La PINTA (vd disegno) era ancora più piccola, con solo due alberi armati a vele quadre. Non ci sono molte notizie certe su questa caravella, ma sembra che sull'albero di trinchetto e su quello di maestra ci fosse una grande vela quadra, mentre sull'albero di mezzana era presente una vela triangolare latina. La lunghezza presunta va da m 18,50 a m 23,60, la larghezza da m 5,80 a m 6,30, l'immersione da m 1,60 a 1,85 ed il dislocamento era di t 50 circa; l'equipaggio era composto da 25 uomini. Questa caravella venne noleggiata da Cristoforo Colombo da Gomez Rascon e Cristobal Quintero (comandanti poi della stessa nave). Aveva castello a prua e cassero a poppa, inoltre era stato costruito un casseretto (un secondo cassero più piccolo sopra il grande ponte di poppa). L'altezza del cassero sembra fosse di m 1,20 e probabilmente
costituiva il dormitorio dell'equipaggio; il castello si deduce fosse alto m 1,40. Dalla lettura del diario di bordo si è potuto constatare che questa caravella ha raggiunto, e mantenuto, la velocità di 11,2 miglia all'ora (attuali) per ben 11 ore.
La caravella viene utilizzata anche nei secoli 15° e 16° per i grandi viaggi in Oceano. Le sue dimensioni subiscono delle variazioni fino a portarla tra le 100 e 300 tonnellate, ha tre alberi e bompresso, vele latine e spesso vela quadra solo a prora. Spesso viene costruita con il castello a prua ed il cassero a poppa. Nel 1500 spesso viene usata la parola caravella per distinguere il fasciame utilizzato: "a paro" piuttosto che "sovrapposto" o a "clinker". Praticamente le tavole che costituivano il fasciame erano avvicinate una all'altra e allineate secondo il loro spessore.
La cronaca del 15° secolo riporta proprio della costruzione di navi "caravelle", sul modello portoghese con fasciame "a paro", sia in Olanda che Danimarca. Questo permette un maggiore spessore del fasciame, e quindi rigidità, ed anche il fatto di posarlo su una struttura trasversale.
Le caravelle pur essendo di piccole dimensioni, di lunghezza inferiore ai 20 metri, avevano però buone caratteristiche tecniche: poco pescaggio, basse sull'acqua, strette e leggere, con poppa a specchio e prora affinata. Risultavano perciò veloci e buone boliniere, capaci di risalire il vento.
(ammiraglia88)
