30 maggio - Ho partecipato ieri sera alla conference call che il Presidente FIV Francesco Ettorre ha tenuto con i segretari di classe. L'oggetto era la ripresa dell'attività sportiva, cioè delle regate.
Riassumo il contenuto della riunione.
Il governo ha nei giorni scorsi definito la ripresa del calcio, e la prossima settimana si riunirà per definire anche quella delle altre attività sportive, in vista del prossimo DPCM del 15 Giugno che sarà in vigore sino al 31 Agosto. Ogni previsione dovrà essere confermata dal DCPM, ma secondo il nostro Presidente gli accordi con il governo sono questi e non dovrebbero cambiare, sempre sperando che la curva epidemiologica non si metta contro.
La ripresa delle regate dovrebbe avvenire, giorno più giorno meno, intorno al 10 Luglio con la sola limitazione del numero massimo dei partecipanti che dovrebbe essere deciso tra 200 e 250 persone tutto compreso (cioè atleti + allenatori + organizzatori + UdR + persone di supporto ecc). Unica ulteriore limitazione quella che potrà eventualmente essere imposta dalle singole regioni, ed a questo proposito Ettorre precisa cha la FIV non consentirà di assegnare titoli italiani, per classi di interesse federale, in regate con limitazioni di spostamenti o con limitazioni di numero massimo.
Come dire in definitiva che potranno essere organizzate regate di qualunque tipo, zonali nazionali internazionali, purché rispettino i limiti massimi di partecipanti imposti dal governo e gli eventuali limiti di spostamento nazionale ed internazionale.
L'attività velica è considerata dal governo come sport singolo (e non di squadra) e sport all'aria aperta, cose che faciliteranno la nostra ripresa, al contrario degli sport di squadra ed al chiuso. Certo è comunque che la nostra federazione non potrà prevaricare sui limiti imposti dal futuro DPCM, ma prenderà tutti gli spazi possibili per quanto lasciato libero alle singole federazioni. Un successo del nostro presidente è di aver ottenuta la possibilità di regatare, per quanto riguarda monotipi ed altura, con il numero abituale di equipaggio, mentre il governo in un primo momento pensava di autorizzare equipaggi ridotti.
Ma veniamo alle dolenti note.
Tutto quanto sopra vale per quello che succede in acqua, ma prima e dopo, fino a quando non si solleva l'ultimo piede da terra e dal momento che si rimette piede a terra al rientro, varranno sempre, e sicuramente anche dopo il 31 Agosto, i soliti obblighi di distanze di sicurezza, mascherine, prodotti igienizzanti ecc. Questo vale per parchi barche, scivoli e pontili, aiuti ai vari ed agli alaggi, dove ogni tipo di assembramento sarà proibito. Niente buffet, ed accorgimenti per briefing, premiazioni ed iscrizioni. La FIV emetterà un protocollo al riguardo dopo l'uscita del DPCM. Se la curva epidemiologica ci favorirà probabilmente dopo il 31 Agosto il nuovo DPCM potrebbe allargare qualche limite, ad esempio quello del numero massimo delle persone coinvolte, ma probabilmente non quello delle restrizioni a terra per assembramenti, distanze e dotazioni di sicurezza.
Ultima considerazione quindi da fare è che purtroppo a terra la questione spazi rimane fondamentale e per i circoli con poco spazio a disposizione sarà difficile anche organizzare attività zonale, almeno per quelle classi per le quali le flotte, anche solo locali, sono molto numerose.
Resto a disposizione e .. buon vento a tutti!
(Marco Cimarosti - Segretario Assodragone)
LA RIPRESA DELL’ATTIVITÀ SPORTIVA
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