Ughetto aveva compiuto da poco dieci anni e papà gli aveva fatto un bellissimo regalo, uno di quelli che sogni ma che non ti aspetti ed invece..... La mattina del suo compleanno papà si era limitato a fargli gli auguri ed anche la mamma era stata piuttosto freddina dicendogli che al pomeriggio avrebbe preparato una torta da condividere con i cuginetti. Nessun pacchetto da scartare, niente festicciola, aveva pensato che 10 anni erano tanti e che doveva rassegnarsi, ormai era cresciuto. Quel giorno però, contrariamente al solito, papà tornò dal lavoro all'ora di pranzo e disse ad Ughetto di accompagnarlo al porto per un affare da sbrigare. Disse proprio così: un affare da sbrigare. Questa era la prova certa che ormai era vecchio! Ma quando arrivarono al porto, sullo scivolo davanti al Circolo dei Pescatori vide i suoi cugini, tutti i compagni di scuola, la mamma con una torta gigante e....... una cosa enorme fasciata con la carta che si usa per i regali, ma quello non poteva essere un regalo, era troppo grande! I suoi compagni gli andarono incontro gridando: - Hai visto il regalo? Che bello! Aprilo!
Aprilo!- Ughetto era troppo frastornato e non corse a scartarlo, ma si avvicinò piano intuendo ciò che avrebbe trovato sotto quella montagna di carta. Avrebbe trovato ciò che voleva da sempre, l'aveva sognata e desiderata, ma non aveva mai osato chiederla: una barca! Ughetto amava il mare da sempre, non ricordava un giorno della sua vita in cui si era alzato e non era corso per prima cosa alla finestra per vedere come era il mare, estate o inverno che fosse. Appena aveva un attimo di tempo andava al Circolo, lì c'era sempre qualcuno e qualcosa di interessante da fare, andare a pescare col gozzo di Gino, od uscire sulla barca a vela del Dottor Carini, aiutare Nino a riparare la rete o semplicemente ascoltare i racconti dei vecchi pescatori che giocavano a carte sotto il pergolato. Ma la cosa che più gli piaceva era andare a vela. Quando vedeva qualcuno armare una barca, incominciava a girargli attorno, chiedendo a che cosa servisse questo o quello, offrendosi come aiuto finché il malcapitato di turno non gli poneva la tanto sospirata domanda: -Vuoi venire in barca?- Finalmente non avrebbe più dovuto aspettare, chiedere, quasi elemosinare, ormai avrebbe avuto una barca tutta sua, poteva uscire in mare quando voleva, pescare o semplicemente andare appena dietro il molo a fare il bagno in quella spiaggetta sabbiosa....
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(Luisa Franza)
LA FAVOLA: UGHETTO E LA BALENOTTERA ARMIDA
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