Diaspora finita per le aziende nautiche italiane. La spaccatura che nel 2015 aveva portato fuori da Ucina, la confindustria nautica, alcune aziende confluite poi in Nautica Italiana si ricompone. Con un voto unanime (un solo astenuto) il 18 dicembre a Milano l'assemblea dei soci di Nautica Italiana, convocata dal presidente Lamberto Tacoli, ha infatti decretato lo scioglimento dell'associazione per costituire insieme a Ucina un nuovo soggetto che dovrebbe chiamarsi Confindustria Nautica. In seguito a questa decisione il 19 dicembre a Genova sono stati convocati i soci di Ucina: ordine del giorno è l'approvazione della modifica dello statuto e del nome dell'associazione. Una volta ottenuto il parere favorevole dell'assemblea genovese, gli attuali associati di Nautica Italiana avranno tempo fino al 31 gennaio per aderire al nuovo sodalizio.
Confindustria Nautica sarà guidata dall'attuale presidente di Ucina Saverio Cecchi, mentre il ruolo di vice presidente spetterà a Lamberto Tacoli. Vertici che andranno avanti fino al mese di giugno quando si svolgeranno le prime votazione per eleggere il primo presidente di Confindustria Nautica. L'idea è di affidare la guida a un manager estraneo al settore nautico, una persona neutrale che non provenga da nessuna delle due vecchie associazioni. Oltre a entrare automaticamente in Confindustria il neo sodalizio controllerà anche “I Saloni di Genova”, società che organizza il Salone Nautico di Genova, il più importante evento italiano del settore. Sarà probabilmente alla sua ultima edizione invece il Versilia Yachting Rendez-Vous, la kermesse viareggina del diporto di alta gamma promossa da Nautica Italiana (potrebbe essere sostituito da un nuovo evento primaverile). Almeno di clamorosi colpi di scena sembra quindi ricucito lo strappo che 5 anni divise le industrie nautiche, una rottura che ebbe ricadute negative sull'intero sistema cantieristico italiano.