Alla Golden Globe Race continuano gli abbandoni


Arriva un altro ritiro per la Golden Globe Race, il giro del mondo in solitario con barche, strumenti e attrezzature Anni 60 salpato il 1° luglio dal porto francese di Les Sables d'Olonne con 16 concorrenti. A gettare la spugna questa volta è stato il norvegese Are Wiig che il 27 agosto ha comunicato di avere disalberato dopo essersi capovolto con la barca incappata in una burrasca. Il navigatore 58 enne (nella foto in una prova con armo di fortuna) si trovava con il suo Olle Enderlin 32 “Olleanna” a circa 400 miglia Sud-Ovest di Città del Capo, Sudafrica, ed è lì che si sta dirigendo a motore e con vele d'emergenza. Wiig, che è stato sempre nel gruppo di testa della flotta di questi navigatori solitari retrò, è il sesto concorrente ad abbandonare la regata, che come previsto sarà più una gara di resistenza che di velocità.

Chi non pare avere invece alcuna difficoltà è il francese Jean-Luc Van Den Heede, che il 24 agosto ha doppiato per primo il Capo di Buon Speranza entrando in oceano Indiano dove dovrà affrontare i 40 Ruggenti; una progressione, quella dell'anziano (73 anni) fuoriclasse della vela oceanica, lenta (4-5 nodi la velocità media), ma costante che lo ha portato a distaccare Mark Slats, il diretto inseguitore, di oltre 100 miglia.

Anche il nostro Francesco Cappelletti, salpato in ritardo (il 21 luglio) e inserito nella categoria “Carozzo” esclusa dal podio, dopo un avvio incerto ha trovato il suo “passo”; a bordo dell'Endurance 35 “007” ha superato l'Equatore e si trova nell'Atlantico meridionale.   A breve inoltre si saprà anche se Loicke Lepage uscirà dalla gara. Il velista francese, ottavo in classifica, sul suo Nicholson 32 Laaland è a corto di acqua potabile, con problemi alla radio Ssb (unica ammessa a bordo) e potrebbe decidere di fare scalo a Città del Capo per risolvere questi problemi. In tal caso passerebbe nella categoria “Chichester”, anche questa di fatto fuori gara. E resterebbero 10 concorrenti.

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