Alle Fiji il primo soccorso si fa con le barche a vela


Winston, il ciclone che ha colpito le Fiji lo scorso 21 febbraio, si ritiene sia più forte mai registrato nell'emisfero Australe. Le raffiche di vento sono arrivate a 170 nodi portanto il loro carico di morte (oltre 30 i decessi) e distruzione.
Rakiraki il centro principale dell'isola di Viti Levu è stato letteralmente raso al suolo. A Tavenui, terza isola dell'arcipelago, è andato distrutto il 95 per cento delle abitazioni.
L'organizzazione Sea Mercy, coordinata dal governo locale, si sta adoperando per raggiungere con delle barche a vela le aree che al momento risultano irraggiungibili con i tradizionali mezzi di soccorso. Due barche da crociera di volontari hanno già preso il largo in direzione della minuta isola di Makogai con una infermiera a bordo e beni di prima necessità tra cui cibo e medicinali, la cui raccolta prosegue incessatemente presso Port Denarau. 
Sea Mercy mantiene un contatto radio con le basi nelle aree colpite e ha diramato un appello a chiunque, navigando in quelle acque, possa contribuire con il proprio mezzo.

(Roberta Tofful)

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