“Maserati” con al timone lo skipper Giovanni Soldini il 28 dicembre è arrivato quarto in tempo assoluto alla “Sydney-Hobart”, la difficile regata di 628 miglia tra l'Australia e la Tasmania. Un ottimo risultato per il team italiano se si considera che ai primi tre posti si sono classificati i maxi “Comanche”, “Ragamuffin 100” e “Rambler 88”, barche che come dice lo stesso Soldini hanno sempre il “motore acceso”, grazie agli oltre dieci metri in più di lunghezza al galleggiamento e all'enorme superficie velica che possono sfruttare.
La gara dell'equipaggio tricolore è stata ottima, nonostante un imprevisto durante le fasi della partenza, quando la deriva del Vor 70 ha agganciato tre boe che delimitavano le barche del pubblico. Un incidente che ha costretto due uomini dell'equipaggio a calarsi in acqua armati di coltello per tranciare i cavi impigliati e che ha fatto perdere a “Maserati” circa 12 miglia dalla testa della flotta. Una volta “libera” la barca italiana ha quindi potuto iniziare la rimonta grazie sopratutto alla scelta del tattico Matteo Ivaldi (ex Luna Rossa) di puntare a Est, una strategia vincente che ha permesso di marcare a vista il 30 metri australiano “Ragamuffin 100”. Purtroppo a circa 140 miglia dell'arrivo, una zona di temporali senza vento, che le previsioni davano 50 miglia più a Nord, ha frenato Soldini e i suoi per circa 7 ore, mentre la barca australiana, facendo valere la sua stazza, filava via a 10 nodi. La zona di calma ha annullato anche parecchio del vantaggio accumulato da “Maserati” sulle altre barche più piccole, motivo per cui difficilmente potrà ottenere apprezzabili risultati in tempo compensato.
Alla fine è stato “Comanche” dello statunitense Jim Clark a tagliare per primo la linea del traguardo dopo 2 giorni, 9 ore e 58 minuti, mentre “Maserati” ha impiegato 2 giorni, 22 ore e 54 minuti. Comunque un buon tempo che chiude in bellezza l'avventura di Giovanni Soldini con questo Vor 70, che ora è stato messo in vendita. Il futuro di Soldini & C. sembra infatti delinearsi a bordo di un maxi multiscafo e una nuova campagna di record oceanici. Ma per ora non è dato sapere di più.