La “Mini Transat” di Andrea Pendibene si conclude purtroppo a La Coruna (Spagna). Il velista della Marina Militare non è riuscito a riparare i danni al suo Mini 6,50 “Pegaso 883” e a riprendere il mare entro le 72 ore concesse dal regolamento per la sosta tecnica. Pendibene ha fatto di tutto per non abbandonare la gara, riuscendo a raggiungere la città spagnola con un armo di fortuna dopo il disalberamento avvenuto il 21 settembre al largo di Finisterre. Ma, nonostante il nuovo albero sia arrivato a tempo di record, i tempi necessari per le operazioni di montaggio e per i test di sicurezza imposti dagli organizzatori si sono dimostrati incompatibili con quelli massimi previsti per le soste a terra.
Intanto sono ancora sei i velisti in navigazione: 2 in categoria Proto e 4 in categoria Serie. Tra quest'ultimi c'è anche anche l'italiano Federico Cuciuc che attualmente si trova a 272 miglia da Lanzarote (Baleari), un ritardo dovuto alla sosta a Sada (Spagna) per la riparazione al suo “Zero et T”.
L'edizione 2015 della “Mini Transat” si articola in due tappe. La partenza della seconda è in programma il 31 ottobre dall'isola delle Canarie con arrivo a Pointe-à-Pitre, in Guadalupa (Caraibi) dopo un percorso di circa 2.770 miglia. Le regole della regata prevedono che i concorrenti che hanno concluso la prima tappa con un tempo superiore ai 6 giorni, rispetto al primo nella propria categoria, possono partecipare alla seconda tappa con una penalizzazione di 24 ore.