L’ISTITUTO IDROGRAFICO DELLA MM AL POLO NORD


"A causa dello scioglimento dei ghiacci, sarà probabile andare incontro alla nascita di nuove tratte di navigazione che andranno ad incidere sui tempi di percorrenza e sui costi di trasporto via mare".
Quante leggendarie spedizioni, tanto avventurose quanto pericolose, si sono susseguite verso l'Artico nel corso dei secoli? Moltissime, da quando l'olandese Willem Barents sul finire del 1500 ha avvistato le coste delle isole Svalbard.
Nel cuore di questi uomini coraggiosi risiedeva la volontà di scoprire nuovi passaggi per giungere nell'Oceano Pacifico, ma anche una buona dose di voglia di avventura e di orgoglio nel desiderare di scolpire i propri nomi nella storia, scoprendo per primi passaggi e luoghi sconosciuti.
Anche l'Italia ha nei secoli subito il misterioso fascino dell'estremo nord, contribuendo a scoprirne segreti e peculiarità grazie a numerose imprese, a partire da quella del Duca degli Abruzzi a bordo della nave "Stella Polare" (1899-1900), passando per Umberto Nobile con il dirigibile "Norge", (1926) poi con il dirigibile "Italia" (1928) e la Campagna idrografica della nave "Città di Milano" (1928), spedizione a supporto di Nobile, mirata alla produzione di documentazione nautica.
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(Maria Cristina Sabatini - Liguria Nautica)

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