America’s Cup: New Zealand a un punto dalla vittoria


Un match serrato quello svoltosi martedì 16 marzo nel Golfo di Hauraki, caratterizzato da incroci al cardiopalma e da un Team Prada davvero in gran forma. Gli italiani hanno condotto una regata esemplare, aggressiva, tattica, lasciando sin dall'inizio i kiwi sulla scia e controllando costantemente l’avversario. Fino all'ultimo lato di poppa quando il vento più intenso sul lato di dritta ha premiato la scelta dei neozelandesi che sono passati in testa fino a tagliare il traguardo con circa  30 secondi di vantaggio. 
 
L’ennesima beffa per Luna Rossa, sconfitta malgrado l'indiscutibile maestria in partenza e ai giri di boa. Ma almeno in condizioni di venti leggeri, la nostra barca non tiene testa alla Formula Uno neozelandese. È un dato di fatto conclamato. Lo dimostrano le leggerezze che i neozelandesi si possono concedere senza che ciò comprometta i risultati. Dal 15 marzo Bulring e il suo equipaggio hanno vinto 4 regate consecutive, nonostante in 3 casi Luna Rossa fosse partita in vantaggio. Per risalire la china e vincere la Coppa America il team italiano ora dovrebbe fare altrettanto.
 
Incrociamo le dita, accendiamo i ceri, tocchiamo ferro e quant'altro sia benaugurante, nella speranza che si ripeta il miracolo del 2013, quando proprio Jimmy Spithill, al timone di Oracle nella baia di San Francisco, passò dall'1-8 al 9-8, schiacciando letteralmente Emirates Team New Zealand. In nostro team è forte e determinato, non è ancora detta l'ultima parola.
 

 

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