Coppa America: due a due


L'esordio della seconda giornata di Coppa America, venerdì 12 marzo, è stato contrassegnato dalla vittoria di Luna Rossa che nel primo match, il terzo dall'inizio della manifestazione, ha guadagnato la prima posizione con una virata perfetta nel primo lato di bolina, relegando i "kiwi" al ruolo di inseguitori per il resto della gara.
Contrapposta la situazione nel round successivo: Peter Burling, timoniere di Team New Zealand, reagisce alla pressione degli avversari costringendo gli italiani a una posizione meno favorevole.
Nel primo match Luna Rossa ha tagliato il traguardo 37 secondi davanti a i "kiwi"; nel secondo i neozelandesi sono giunti sulla linea d'arrivo con un vantaggio di 1:03 minuti.
Due a due, dunque, situazione di parità, in cui il team Prada conquista però già il primato del primo sfidante italiano a vincere due regate in Coppa America.
 
Le barche hanno prestazioni simili anche se Team New Zealand sembra avere una marcia in più. Non tanto nelle performance dello scafo, che pure può contare su una superficie velica leggermente superiore, quanto nella conoscenza millimetrica del campo di regata.
I nostri dal canto loro dimostrano una strategia e una coordinazione perfette, quasi robotiche. Se fosse un incontro di boxe potremmo dire che Te Rehutai è più potente negli attacchi, ma Luna Rossa è più agile: «Anche se hai una barca migliore – sintetizza a caldo Francesco Bruni – ma sei in una posizione scomoda è sempre difficile reggere la posizione».
Ed è stata questa la strategia messa in atto da Luna Rossa nel primo match: colpire e coprire. 
«In partenza, se non riesci a fare la hook al momento giusto – spiega Jimmy Spithill – generalmente sei bloccato. In queste condizioni di vento leggero, il vantaggio per la barca che conduce è piuttosto forte. Penso che stiamo ancora imparando. Non sono ancora convinto che il lato di ingresso nel box di partenza abbia a che fare con il vincere la partenza. Non vedo l'ora di regatare domani».
Lo scontro insomma è aperto, le carte ancora sono tutte da giocare e le variabili in campo molteplici. 
 
L'appuntamento col terzo match è per il 13 febbraio, stesso orario (per noi le 4 di mattina) stesso mare, il Golfo di Hauraki, Auckland, Nuova Zelanda.

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