COPPA AMERICA: L’ITALIA S’INNAMORA DI LUNA ROSSA


23 febbraio - Quando anche il tuo benzinaio di fiducia ti dice che Luna Rossa lo emoziona, beh... allora vuol dire che Cupido ha colpito ancora. E lo sta facendo con una barca avveniristica ma dalle forme femminili ed eleganti. Seducente. Bella da vedere ed aggressiva quando serve. Il che, sul mare, è sempre sintomo di velocità. Lo fa con gli occhi profondi da normanno siculo di Francesco Bruni, con quelli algidi e controllati di Jimmy Spithill, aussie cresciuto a pane e vela nella North Shore di Sydney, e quelli gioviali ma anche attentissimi di Max Sirena, romagnolo purosangue a cui Patrizio Bertelli ha affidato questa campagna.
E con loro Pietro Sibello e tutte le 120 persone che compongono il team Luna Rossa Prada Pirelli, che con una progressione metodica e costante ha conquistato l'esclusivo diritto di sfidare Emirates Team New Zeland per il più ambito e complesso trofeo della vela sportiva e di tutti gli sport.
L'avevamo scritto in novembre nel video promo per la RAI, di cui avevamo curato i testi: ad Auckland c'è una barca italiana, Luna Rossa, pronta a farci di nuovo innamorare.
Ed eccola qui. Le cronache parlano di una Palermo impazzita per i fratelli Bruni, di Cagliari che rivendica con orgoglio l'appartenenza della base, la Toscana che risponde con la primogenitura bertelliana, le valli bergamasche così colpite dal Covid che s'inteneriscono per aver dato i natali a Luna Rossa a Persico Marine. La Romagna che si coccola Max Sirena, così come Alassio va fiera di Sibello ed il Garda di Matteo, l'ultimo della stirpe dei Celon. E poi Roma, Napoli, Milano. Trieste, la capitale italiana della vela, che innalza lodi a Vasco Vascotto da Muggia. Tutti vogliono la Luna.
Tutti ne sono sedotti.
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(Michele Tognozzi - Farevela)

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