Al Vendée Globe il “Boss” getta la spugna


Avventura conclusa per lo skipper britannico Alex Thomson (Hugo Boss), che si sta dirigendo verso Città del Capo dopo che venerdì 27 novembre ha subito un danno al timone di dritta. Un incidente quello di Thomson, uno dei favoriti per la vittoria di questo giro del mondo in solitario e tra gli skipper più seguiti dagli appassionati di vela, che segue a una settimana di distanza il problema di delaminazione e le crepe di alcuni rinfozi longitudinali a prua della sua barca, che lo skipper aveva provveduto a riparare in circa 5 giorni di lavoro. Da leader della flotta era scivolato in 10° posizione, ma era pronto a ripartire sfruttando la lunga galoppata di poppa che lo attendeva negli oceani del Sud, proprio l'andatura per la quale era stato progettato il suo iper tecnologico bolide nero-rosa. Il danno al timone, gli chiude invece ogni possibilità di proseguire.

Sabato infatti il navigatore ha annunciato il ritiro dalla competizione, si trovava al 15° posto a circa 650 miglia dal leader Charlie Dalin (Apivia).  «Sfortunatamente – ha dichiarato uno sconfortato Thomson –una riparazione non è possibile. Accettiamo quindi che questa sarà per noi la fine della gara. Io, il mio team ei nostri partner siamo ovviamente profondamente delusi. Crediamo che il meglio debba ancora venire in questa gara».

Per Thomson era la quinta partecipazione al Vendée Globe: nel 2004-5 dovette abbandonare nei pressi di Citta del Capo per danni alla coperta dopo che aveva ceduto la trozza del boma della barca. Nel 2008-9 il ritiro avvenne all'inzio della gara a causa di un urto con un peschereccio, anche qui lo skipper provò a riparare lo scafo ma dovette lasciare per problemi strutturali. Nel 2012 si classificò invece terzo dietro a Gabart e Armel Le Cléac'h, e nel 2016 arrivò secondo, sempre alle spalle di Le Cléac'h, ma con un foil danneggiato, aveva condotto in testa buona parte della gara. Quello di Thomson è il secondo abbandono in questa edizione del Vendéè Globe dopo Nicolas Troussel (Corum L'Epargne) che il 16 novembre aveva disalberato.

Intanto il resto della flotta continua l'approccio verso Capo di Buona Speranza. In testa c'è sempre Charlie Dalin (Apivia) che ha ridotto il suo margine di vantaggio (è a 370 miglia) sull'inseguitore Thomas Ruyant (LinkedOut). La sorpresa potrebbe essere ancora lo strepitoso Jean Le Cam (Yes We Cam!), terzo in classifica, che con la sua vecchia barca senza foil tiene sempre il passo con i superImoca di ultima generazione e ha deciso di giocare la carta di una rotta diretta, più settentrionale, verso Capo di Buona Speranza; potrebbe fargli guadagnare molte miglia. Quello che progressivamente avanza ancora di posizione è invece Giancarlo Pedote (Prysmian Group), che con la sua strategia equilibrata di gara è entrato nella “top ten” (è decimo) e si mantiene nel gruppo di testa.

I commenti sono chiusi.