Operazione “Mare Sicuro” i dati della stagione 2020


Tutela delle persone e dell'ambiente marino durante la stagione estiva, è questa la "mission" di Mare Sicuro, operazione condotta dalla Guardia Costiera giunta alla sua 30° edizioni. I dati sulle attività svolte nel 2020 sono stati presentati il 1° ottobre a Genova durante la prima giornata del Salone Nautico. Sono state decine gli interventi effettuati lungo gli 8.000 chilometri di costa e sui principali laghi italiani, un impegno alla quale hanno partecipato 3.000 uomini e donne del Corpo, 300 mezzi navali e 15 mezzi aerei. Operazioni di soccorso per garantire la sicurezza di bagnanti e diportisti, tutelare l'ecosistema marino e vigilare sul regolare svolgimento delle attività ricreative e commerciali. A queste consuete attività gli uomini della Guardia Costiera hanno anche prestato il loro appoggio agli altri corpi di polizia dello Stato per fare rispettare le norme di contenimento della pandemia di Covid-19.

L'intensa attività svolta è stata confermata dai dati. In tutto sono state salvate 2.566 persone, mentre le unità da diporto soccorse sono state 754. Le principali cause di richiesta di aiuto sono state avaria al motore (465), seguita da condizioni meteorologiche avverse (117) e da incaglio (69). Sono stati inoltre 227.134 i metri quadrati e gli specchi acquei che nell'ambito della campagna “Spiagge Libere e Acque Libere” sono stati restituiti alla libera fruizione di bagnanti e cittadini. Dai dati si evince che c'è stata una netta diminuzione degli incidenti gravi, 5 rispetto ai 29 del 2019. Del 28 per cento anche il calo dei deceduti (116) rispetto all'anno precedente. Durante i controlli sono stati rilasciati 4.406 “Bollini Blu”, il sistema cdi “marcatura” per evitare che la stessa imbarcazione venga sottoposta a due o più accertamenti in mare. Per quanto riguarda l'aspetto ambientale, un'importante successo è stato ottenuto con l’operazione “Reti fantasma”, che ha portato i nuclei di sommozzatori a recuperare oltre oltre 6 le tonnellate di reti abbandonate sui fondali marini, una mole di rifiuti pari a circa 200mila bottiglie di plastica.

La conferenza è stata aperta con un ricordo di Aurelio Visalli, il sottoufficiale della Gardia Costiera morto il 26 settembre a Milazzo per salvare due 15 dall'annegamento. «Un sacrificio, quello del nostro Aurelio, che racchiude, nella sua intensa e preziosa esistenza, ciò che di più caro e sentito guida e ispira ogni giorno il lavoro dei militari della Guardia Costiera: la generosità, il coraggio, l’umanità» ha detto il Comandante Generale delle Capitanerie di porto Giovanni Pettorino.

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