Emergenza Covid-19 i porti sardi fanno rete


Per battere l'epidemia da Covid-19 e ripartire al più presto occorre fare squadra. In Sardegna per aiutare il diporto, duramente colpito dalla crisi economica causata dal lockdown, è nato Safe Sardinia, un progetto di sicurezza sanitaria che coinvolge attualmente 26 tra i più importanti porti turistici dell'isola. Attraverso un portale web e un'applicazione scaricabile sullo smartphone l'utente può conoscere le strutture coinvolte, la loro geolocalizzazione e sapere in anticipo tutti i protocolli anti Covid-19 adottati per la sicurezza di barche, ambienti, pontili, spazi comuni, lavoratori, ospiti e tutti i servizi correlati all'attività portuale. Il portale fornisce inoltre il decalogo sui comportamenti da tenere, le informazioni sul territorio e sul sistema sanitario locale, nonché tutta la modulistica on-line e la guida alla cartellonista di emergenza e la posizione dei presidi individuali e collettivi. Prima di giungere in Sardegna l'armatore può quindi scaricare i moduli, compilarli e inviarli telematicamente alle autorità e al porto di destinazione; l'applicazione consente anche di essere aggiornati costantemente su eventuali variazione o integrazione dei protocolli di emergenza sanitaria.

Il turismo da diporto è uno dei più importanti settori dell'economia sarda, con un indotto di circa 500 milioni di euro. La Sardegna ha 100 marine per un totale di 19.000 posti barca che forniscono lavoro a 15.000 persone tra strutture ricettive, cantieri e aziende di servizi.

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