Anche la Sicilia apre alla vela (individuale)


Con l’ordinanza N.18 del 30 aprile 2020 della Regione Sicilia consente di fatto la pratica della vela, ma in forma individuale.  
 
"È consentita – si legge nel documento – l'attività sportiva in forma individuale, ovvero con un accompagnatore per i minori e le persone non autosufficienti compresa la c.d. pesca sportiva, purché nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale e delle norme relative al contenimento del contagio.
 
I circoli, le società e le associazioni sportive sono autorizzati all'espletamento delle proprie attività, purché in luoghi aperti. A titolo esemplificativo e non esaustivo, tale disposizione si applica alle seguenti discipline: tennis, ciclismo, canoa, canottaggio e vela, equitazione, atletica e golf. I rappresentanti legali delle strutture predette sono tenuti a: a) comunicare l'inizio delle attività al Dipartimento di Prevenzione dell'Azienda Sanitaria Provinciale competente per territorio; b) dichiarare di essere nelle condizioni di garantire la sanificazione periodica degli spogliatoi e degli spazi comuni; c) autocertificare la sussistenza dei requisiti di rispetto delle regole precauzionali secondo la circolare che verrà emanata dall'Assessorato regionale della Salute entro 24 dalla data di entrata in vigore della presente ordinanza.
 
È consentita anche la manutenzione e riparazione delle imbarcazioni da parte del proprietario o del marinaio con regolare contratto di lavoro, nel rispetto delle norme di sicurezza relative al contenimento del contagio da Covid-19. Tale attività è consentita solo nei giorni feriali, non ché la  consegna delle imbarcazioni, compreso lo spostamento dal cantiere all'ormeggio".
 
Salgono così a 9 le Regioni in cui è consentito recarsi in barca per manutenzioni ordinarie e straordinarie, ovvero, Friuli-Venezia Giulia, Veneto, Lazio, Marche, Emilia Romagna, Puglia, Calabria e Sicilia. Ma finora solo alla Regione Marche vanta il merito di aver compreso che il diporto nautico è una attività a bassissimo rischio di contagio e che se è possibile recarsi in barca per manutenzioni non c'è alcuna ragione comprensibile per non estendere la libertà alle famiglie di uscire in mare. 
 
 

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