LA VELA AL TEMPO DEL CORONAVIRUS


18 marzo - Il vento è cambiato, ma alza le vele ormai la navicella del nostro ingegno. Già, il Purgatorio di queste settimane di Coronavirus ci tiene a casa. Stretti come un buon equipaggio, anche se ci separano l'un dall'altro pareti, strade, campi e spiagge. Tappe intermedie che sino a pochi giorni fa erano solo un sempre più rapido avvicinarsi al luogo dove potevamo vivere la nostra passione. Mare o lago che fosse. Lì stavamo bene. Quasi solo lì, da soli o in compagnia.
E adesso pensi che se tutto ritornerà come prima dipende da noi. Solo da me, da te, da loro e dalla nostra capacità di trasmettere le reali necessità a chi è chiamato a gestirle con misure eccezionali ma inevitabili, solo fino ad un mese fa neanche pensabili. A chiamare la virata. Eppure, ci siamo. Occorre essere equipaggio. E farlo ora.
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(Michele Tognozzi - Farevela)

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