Santo Stefano è tempo di Sydney-Hobart


È tutto pronto per la 75° edizione della Sydney Hobart Yacht Race. Il conto alla rovescia per questa tradizionale regata di S. Stefano è iniziato e le 170 barche iscritte (il più alto numero registrato dal 1994, quando in occasione dei 50 anni i partecipanti furono ben 371) si preparano ad affrontare una delle prove oceaniche più dure e spettacolari al mondo. Assente l’Italia che l’anno scorso vantava almeno la presenza di Gabriele Olivo e di Marco Carpinello a bordo di Alive il vincitore in tempo compensato dell’edizione 2018.
Organizzata dal Cruising Yacht Club of Australia, la regata che esordì nel 1945, partirà da Sydney, passerà per lo stretto di Bass e arriverà a Hobart, in Tasmania.

Ad attendere gli intrepidi velisti nel giorno di S. Stefano ci saranno le consuete 628 miglia di mare e, spesso, inattese burrasche. Indispensabili saranno nervi saldi e prontezza di riflessi, considerando le avarie e i numerosi abbandoni che annualmente caratterizzano questa prova. Tra le tante classi in gara ci sono anche cinque maxi che tenteranno di battere il record di un giorno, 9 ore e 24 minuti fatto registrare dall’australiano Comanche nel 2018.

Tra le curiosità di questa edizione si segnala la presenza del primo equipaggio aborigeno nella storia della regata che gareggerà a bordo del Bénéteau 47.7 Tribal Warrior. Info: .

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