Mini Transat e Jacques Vabre: il punto della situazione


C'è “traffico” in oceano Atlantico in questi giorni dove si stanno correndo contemporaneamente la Mini Transat e la Transat Jacques Vabre. Gli 81 solitari della classe Mini 6.50 sono impegnati nella seconda tappa, salpata da Las Palmas (Canarie) il 2 novembre, con rotta verso Le Marin, Martinica. La flotta della Jacques Vabre composta da Class 40, Multi 50 e Imoca 60 continua invece spedita verso Sud, con i primi che navigano al traverso delle isole Azzorre e con ancora oltre 1.900 miglia per raggiungere il traguardo di Salvador de Bahia (Brasile): la gara è salpata il 27 ottobre dalla città francese di Le Havre. Settimane non facili per i velisti in gara dove condizioni meteorologiche poco benevoli hanno sparigliato le carte, con qualche sorpresa in classifica e ritiri eccellenti.

 

Chi non sorprende è Ambrogio Beccaria, il fuoriclasse italiano dei Mini 6.50 dopo avere vinto la prima tappa della Mini Transat da La Rochelle a Las Palmas in categoria Serie (primo italiano a ottenere questo risultato) è partito alla grande, portando il suo Pogo 3 Geomag subito in testa alla flotta. Sfruttando al meglio gli oltre 20 nodi dell'Aliseo di Nord Est, Beccaria ha guadagnato nelle prime 24 ore 5 miglia sul francese Bejamin Ferré, vantaggio che ha superato le 15 miglia dopo il secondo giorno di regata. Fatica invece a tenere il passo Félix De Navacelle, il francese che era arrivato secondo nella 1° tappa (quindi molto insidioso per Beccaria) si trova 12°, con 76 miglia di ritardo. Difficile stare nella scia dell'italiano, Beccaria infatti in queste ore è primo assoluto, addirittura 5 miglia avanti a François Jambou che conduce la flotta Proto (barche tecnicamente più veloci). In quest'ultima categoria da segnalare l'ottima prova di Matteo Sericano, il velista genovese di appena 20 anni dopo avere chiuso la prima tappa con un buon 7° posto si trova adesso 5° con 41 miglia di ritardo; l'altro italiano tra i Proto e Luca Rosetti, attualmente 17°. Tornando ai Serie invece, gli altri azzurri in gara sono Daniele Nanni (31°), Marco Buonanni (34°), Alessio Campriani (48°) e Luigi Dubini (57°).

 

È al settimo giorno la Transat Jacques Vabre, la regata in doppio aperta ai Class 40, Multi 50 e Imoca 60, dove in testa ci sono rispettivamente Ian Lipinski in coppia con Adrien Hardy su “Credit Mutuel”, Gilles Lamiré e Antoine Carpentier a bordo di “Groupe GCA” e Jeérémie Beyou con Cristopher Pratt su “Charal”. Spartiacque della gara è stata l'uscita dal golfo di Biscaglia, quando la fotta si è separata in due gruppi: uno ha puntato verso Sud, l'altro ha scelto l'opzione a Ovest, che a fronte di più miglia prometteva anche più vento. Quest'ultima scelta, però, sembra che non ha pagato e ha al momento penalizzato diversi concorrenti tra i quali Giancarlo Pedote in gara con Anthony Marchand a bordo di “Prysmian Group”. Pedote, anche se in recupero, si trova attualmente 15°, con un ritardo da "Charal" di 406 miglia. A scegliere l'opzione Ovest è stato anche Alex Thomson, lo skipper inglese dato tra i favoriti sul suo Imoca 60 di ultima generazione Hugo Boss; Thomson si è però dovuto ritirare a causa della rottura della chiglia avvenuta nella mattinata di domenica 3 novembre, dopo un urto con un oggetto galleggiante. In gara c'è anche un secondo italiano, si tratta del veneziano Pietro Luciano co-skipper della francese Catherine Pourre sul Class 40 "Earendil", la coppia naviga attualmente in 20° posizione.

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