Il tempo primaverile e proiezioni future


Dal punto di vista delle temperature medie, l’inverno 2018 è stato piuttosto mite: una caratteristica peculiare è stata la ventosità, che, in alcune aree, si è presentata abbastanza intensa. Scarse le precipitazioni, dato, quest’ultimo, abbastanza preoccupante. Un altro parametro caratteristico è stato l’intensità dei fenomeni meteorologici (temporali, vento a raffiche, rovesci di pioggia molto localizzati), che caratterizzano l’aspetto di estremizzazione dei fenomeni suddetti.
Come sta avvenendo in questi giorni, le aree anticicloniche sull’Europa centrale si sono mostrate intense nei loro valori. Nella figura a lato viene illustrato l’andamento comparativo della pressione media in superficie su Roma-Centro, dall’inizio della primavera 2018 (1 marzo – 31 marzo) e 2019 (1 marzo – 28 marzo): rispetto al valore di riferimento (1013 hPa, pressione normale), l’aspetto interessante è, con riferimento al 2018, l’aumento medio della pressione nel 2019. Attenzione: si tratta di pressione atmosferica non ridotta al livello del mare, ma il discorso non cambia.

Per quanto riguarda le anomalie delle temperature, prima dell’inizio della primavera (mese di febbraio), queste si sono verificate fra +1 e + 3°C al centro Nord, con qualche cellula fra +3 e +5°C sul Nord Est, mentre al Sud e sulle isole hanno oscillato attorno alla normalità. Per il prossimo mese di aprile, questa tendenza sembra non essere rispettata: tranne che per il Nord Est, le anomalie su tutto il territorio italiano e sulle isole maggiori si prevedono in negativo, ovvero comprese tra - 0,25 e - 1,25 gradi fino alla terza settimana; nella quarta settimana, al Nord si prevedono in positivo (+0,25 ÷ +1,0°), mentre al centro Sud e sulle isole maggiori, la situazione appare come quella decritta per le precedenti settimane.

Un altro dato interessante è quello delle precipitazioni: mentre sul Nord Est la media normale (febbraio – marzo) è stata superata e sul resto del Nord oscilla fra il 75 e il 100 per cento, al centro Sud e sulle isole essa si colloca fra il 25 e il 50 per cento, con percentuale inferiore al 25 per cento sulla Sardegna orientale e un’eccezione (superiore alla media) sulla parte Sud occidentale della Sicilia. Per quanto riguarda la tendenza delle precipitazioni nel mese di aprile, mentre nella prima settimana il quadro generale appare siccitoso (con un’eccezione per la Sicilia sud occidentale), nella seconda e terza settimana, la piovosità appare in aumento, mentre nell’ultima settimana, l’Italia appare divisa in due aree: Lazio, parte dell’Umbria, Toscana, Marche, Emilia Romagna, medio ed alto Tirreno, Alto Adriatico, intorno alla media; al Nord un’area marcatamente siccitosa; nel rimanente centro Sud e sulle isole maggiori, la piovosità appare in aumento.

Gian Carlo Ruggeri
(Meteorologo)

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