Diporto: il sistema telematico inizia a navigare


Alza le vele l'attesa rivoluzione informatica del sistema burocratico della nautica da diporto in Italia. Il 27 febbraio è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il “Regolamento per l'attuazione del Sistema Telematico centrale della nautica da diporto”, che entrerà in vigore il 14 marzo. Un provvedimento che dovrebbe finalmente rendere operativa quella riforma del settore annunciata dal 1998, poi arenatasi più volte ora nei ministeri ora nel Parlamento e quindi assorbita nel febbraio del 2018 dal nuovo Codice del Diporto.
L'obbiettivo è di svecchiare la macchina amministrativa delle Capitanerie di Porto che gestisce ancora manualmente e in maniera frazionata tutte le pratiche relative a decine di migliaia di barche e armatori italiani facendole confluire in archivi telematici e aprendo degli “sportelli” sul territorio ai quali rivolgersi per sbrigare ogni pratica.

Il nuovo Sistema Telematico Centrale è composto prevalentemente da tre elementi. Una conservatoria centrale delle unità da diporto (Ucon) per gestire gli aspetti tecnico, giuridici e amministrativi delle unità da diporto; un archivio telematico centrale (Atcn) che contiene le informazioni principali riguardanti barche e proprietari, compresi i dati relativi agli apparecchi ricetrasmittenti e quelli realtivi ad alcune sanzioni, quando previsto; lo sportello telematico del diportista (Sted), ovvero l'interfaccia con l'utente del sistema, articolato in una serie di soggetti (agenzie, raccomandatari marittimi, gli stessi uffici dell'autorità marittima, etc.) presso i quali si possono svolgere tutte le pratiche amministrative: iscrizione e cancellazione dell'unità, rilascio o variazione della licenza di navigazione, attribuzione delle sigle, richiesta del certificato di sicurezza o di idoneità al noleggio o di utilizzo ai fini commerciali, dismissione di bandiera, etc.

Il nuovo provvedimento anche se nasce con una zavorra di tanti regolamenti e disposizioni ancora da attuare, indica alcune scadenze certe. Da aprile ad agosto del 2019 è previsto un periodo di sperimentazione in cui alcuni Sted (da individuare) dovranno effettuare le nuove immatricolazioni anche nell'archivio telematico. Poi dal 1° settembre 2019 le nuove immatricolazioni dovranno essere iscritte “solo” nell'archivio telematico. E infine dal 1° gennaio 2021 tutte le unità da diporto dovranno essere iscritte “solo” nell'archivio telematico. Entro questa data (1° gennaio 2021) è anche previsto che le Capitanerie di Porto completino il trasferimento di tutti i loro archivi nel nuovo sistema informatico.

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