INQUINAMENTO PLASTICA: PARLA GAETANO MURA


Sulla questione Andrea Mura oggi si è già scritto tanto. Evito, come fatto in passato, di esprimermi su ciò che in modo, quanto mai evidente, si commenta da solo. Non posso però non intervenire su un argomento che mi sta molto a cuore: l'inquinamento provocato dalla plastica nei mari e negli oceani.

Il problema plastica è così grave che avrebbe urgente necessità di attenzione da parte della classe politica mondiale. Al contrario assistiamo ad una vera e propria moda: tutti a parlare di plastica ma in termini generici e troppo interessati a sfruttare la ghiotta occasione mediatica.

Gli Oceani non si salvano blaterando e nemmeno inventando sistemi che costano milioni e milioni di euro per interventi spot, episodici, non risolutivi. Gli oceani si possono salvare, ammesso che si sia ancora in tempo, consumando meno ed evitando di inquinarli.
Ma questo si fa cambiando e stimolando a cambiare i comportamenti negativi per l'ambiente. E poi servono delle buone leggi. In questo ultimo caso si approfitta del fatto di essere stati onorati del mandato parlamentare e si contribuisce ad approvare le norme.

Dovremmo impegnarci per avere una politica che promuova la sensibilizzazione, l'educazione ambientale nelle scuole, l'etica e l'amore per il nostro pianeta, oltre che preoccuparsi di una scatola di plastica che contiene 4 foglie di basilico 3 volte più del suo peso o di un etto di prosciutto confezionato come filigrana in 5 strati di plastica.
Mi spiace, tra l'altro, che questo episodio possa sporcare il mondo della vela e dello sport fatto di tante persone serie e valide.

Il politico e lo sportivo non dovrebbero mai dimenticarsi del potere comunicativo e della visibilità nelle loro mani. Devono stare ben attenti a non far passare l'idea che non si possa onorare e snobbare l'impegno preso con i cittadini.

I commenti sono chiusi.