Velisti italiani dispersi interviene la Marina


È scesa in campo anche la nostra Marina Militare per cercare di trovare Aldo Revello e Antonio Voinea, i due velisti dispersi dopo il naufragio dell'imbarcazione Bright, un Benétéau Oceanis 473 (14,73 m), avvenuto presumibilmente il 2 maggio a circa 300 miglia dall'isola di Fajal, alle Azzorre (posizione 37 34N 18 04W). Il Governo ha infatti deciso di impiegare la nave "Alpino" della Marina Militare, in transito nei pressi della zona, per tentare di avvistare i 2 skipper, che potrebbero trovarsi alla deriva su una zattera.

Le autorità portoghesi, infatti, dopo quattro giorni di perlustrazioni condotte con l'ausilio di 6 navi mercantili e aerei, domenica 6 maggio hanno deciso di abbandonare le ricerche. Una decisione contestata dalla moglie di Revello e da centinaia di persone mobilitatesi sui social con appelli al nostro Governo e al Presidente della Repubblica per far riprendere le ricerche dei due naufraghi. Una pressione mediatica, a cui si sono uniti Giovanni Soldini, Cino Ricci, Andrea Mura e tanti altri velisti, che alla fine ha avuto successo. La nave Alpino, secondo quanto comunicato dalla Farnesina, incrocerà nella zona del naufragio nei prossimi giorni utilizzando per l'avvistamento anche un elicottero. “il Portogallo – hanno dichirato i vertici della Marina – è informato che la nostra iniziativa è su base di non interferenza ma mirata a ottimizzare l'intervento dato il transito della nostra unita'".

Il segnale di allarme dell'Epirb, la radioboa satellitare, del Bright è scattato alle ore 13,48 del 2 maggio. È durato poco più di un minuto, il tempo di essere captato dal Centro di ricerca e soccorso marittimo di Ponta Delgada (MRCC), e poi si è spento. Poi più nessuna traccia né della barca, né dei suoi 2 occupanti. Tante le ipotesi in campo: dall'urto con un container, al distacco della pinna di deriva, alla collisione con una nave. Non c'è nulla di sicuro. Però le probabilità che i due sfortunati velisti siano alla deriva su una zattera di salvataggio sono alte. Abbandonare le ricerche sarebbe quindi irresponsabile.

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