Star in oceano: Noseda ce l’ha fatta


Ha sbagliato isola, è andato a scogli e fatto naufragio, ma alla fine la sua incredibile traversata atlantica l'ha compiuta. L'avventura di Dario Noseda che ha percorso l'oceano a bordo di una piccola deriva Star (6,92 m), la Pa2sh, è terminata martedì 19 dicembre all'isola di Santa Lucia. Il navigatore lariano (è di Mandello) sarebbe dovuto atterrare in Martinica, ma nelle ultime ore vento e onde e tanta stanchezza lo hanno fatto scarrocciare e finire fuori rotta in direzione della vicina Santa Lucia.
Questa l'ultima comunicazione postata dalla moglia Silvia su facebook:

“Ecco perchè il nostro ritardo nel darvi notizie. Mentre stavamo per uscire con la barca per andare incontro a Dario, ricevo una sua telefonata. La barca ha scarrocciato molto per la corrente e il vento, Dario si è appena accorto che è molto, troppo vicino agli scogli. Le onde picchiano la Pa2sh e Dario chiede aiuto… Mi chiede in inviare il Soccorso Marittimo perchè è in condizione di grave pericolo. Scatta immediatamente la macchina dei soccorsi, avvisata con VHF la guardia costiera e via telefono il Soccorso Marittimo Nazionale. Da lì a pochi minuti l'elicottero era già in volo e la barca della guardia costiera di Santa Lucià già in direzione delle ultime coordiante comunicate, che fortunatamente Dario ha inviato pochi minuti prima. Poi il silenzio….
Dopo circa 2 ore suona il mio cellulare, è Dario:
" Sono io, sono io, sono Vivo! Sono naufragato, ho camminato per non sò quanto ed ora sono qui alla marina di Rodney Bay, ho avvisato personalmente la capitaneria".
Lascio a tutti voi immaginare il tonfo al cuore.La Capitaneria mi ha chiamato poco dopo, dicendomi che Dario sta bene, ma che la barca è veramente messa male, ma a quello penseremo domani. Dario ha attraversato l'oceano con la sua Star Pa2sh, dopo mille e più difficoltà è riuscito a vincere anche l'ultima sfida del destino. Dario…. il prossimo cane lo chiamiamo Argo! Fra 7 ore ho il traghetto per Santa Lucia, appena sarò con lui avrò modo di mettervi in contatto. Sò che in molti questa notte non sono ancora andati a dormire in Italia, grazie per aver aspettato con me”.

L'avventura di Dario era iniziata l'11 novembre da Tenerife, obiettivo: traversare l'Atlantico con una Star per arrivare a Nassau, a Bahamas, percorrendo quasi 4.000 miglia di mare aperto. Una pazza idea considerato che questa barca, un magnifico progetto del 1911, è stata ideata per effettuare regate tra le boe e non certo per l'oceano; corta, piccola, stretta, con un pozzetto a filo d'acqua. Nessuno ha mai tentato un impresa del genere. Dario sì. Adattata la sua Star (scafo rinforzato, un gavone stagno, allungato il pozzetto, una serie di bottiglie di plastica come rinforzo a prua e riserva di galleggiamento, etc.)  infatti salpa e inizia la sua navigazione tra sferzate di aliseo a 25 nodi, onde di 3 metri, delfini invadenti,  avarie varie e anche scuffie. Tanto che il 23 novembre è obbligato a effettuare una sosta a Mindelo, isole di Capo Verde, da dove riparte cinque giorni dopo, per nulla scoraggiato, per concludere la sua avventura. Ora portata a temine nel più rocambolesco dei modi. Complimenti!

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