Coppa America: pubblicato il protocollo


Mentre in Italia si dormivano sonni tranquilli, presso il Royal New Zealand Yacht Squadron, in Nuova Zelanda, è stato annunciato il protocollo della America s’Cup. Redatto a due mani dal Defender Emirates team New Zealand e Prada nella posizione di Challenger of Records, il documento che stabilisce le regole della 36ª edizione della più importante sfida velica tra nazioni con l’ambizione di far convergere tradizione e tecnologia in un evento che ancora una volta vuole essere innovativo. Tanto per cominciare è stato confermato il ritorno ai monoscafi con una classe di 75 piedi (AC 75, 22,86 m) le cui regole saranno pubblicate ufficialmente il 31 marzo 2018, sebbene dettagli preliminari dovrebbero essere annunciati già il 30 di novembre.

Col il ritorno ai monoscafi, si sottolinea nel documento di presentazione del protocollo, si intende raggiungere i seguenti obiettivi:
– consentire reali testa a testa tra i concorrenti e rendere i match più interessanti sotto l'aspetto sportivo;
– incentivare lo sviluppo tecnologico, ma rendere la Coppa America più prossima, almeno nell'immagine, alla comune pratica di questo sport;
– garantire match competitivi sia in condizioni di vento teso che leggero;
– consentire a un membro ospite dell'equipaggio una posizione sicura;
– rendere più pratici varo, alaggio e trasporto delle imbarcazioni
– poter imbarcare un equipaggio di 10-12 persone.

Le barche. Ogni sfidante potrà costruire due imbarcazioni con la clausola che gli scafi siano laminati nel paese di appartenenza. Tutte le componenti restanti, compreso il piano di coperta, gli alberi, le appendici, etc. potranno essere invece prodotte all'estero. La prima barca non potrà essere varata prima del 31 marzo 2019, la seconda prima del 1 febbraio 2020.
Ogni sfidante potrà gareggiare con una sola barca alla volta ad eccezione del Defender che solo in occasione delle regate di selezione, in cui parteciperà evidentemente fuori-gara,  potrà essere presente con entrambi gli scafi.
Al fine di limitare i costi di produzione degli AC75 il regolamento prevede che solo una delle due imbarcazioni possa essere modificata del 25%. Si individueranno dei partner commerciali per la manifattura di singoli elementi e restrizioni su materiali e tecniche di costruzione. Proibiti anche test in vasca, in gallerie del vento e simili.

Limite di nazionalità. Per quanto riguarda la nazionalità dell’equipaggio il 20 per cento dovrà essere composto da cittadini del paese di appartenenza del Club velico che lancia la sfida. La parte restante potrà essere composta da residenti da almeno 380 giorni a partire dal settembre 2018 fino al 31 agosto 2020.
Il limite di nazionalità è applicato esclusivamente all'equipaggio, ne sono pertanto esclusi i team di progettazione, gli shore team, etc.

I luoghi e le date. Bisognerà attendere il 31 agosto del 2018 anche per conoscere le località esatta in cui si svolgeranno i match-race. Quel che è dato per certo è che la sfida di Coppa America vera e propria si svolgerà ad Auckland a marzo del 2021. Qualora invece la Nuova Zelanda fosse impossibilitata a ospitare le regate, la scelta ricadrà sull'Italia.
Le regate eliminatorie saranno organizzate dal Challenger of record a partire da gennaio-ferraio 2021, il match di Coppa America dal defender.
Saranno organizzati anche eventi preliminari per l'America's Cup World Series: due eventi nella seconda metà del 2019 e tre  nel 2020.

Iscrizioni. Le iscrizioni ufficiali per i team sfidanti si apriranno il 1° gennaio 2018 e termineranno il 30 giugno 2018. È possibile posticipare fino al 31 dicembre 2018 la presentazione delle candidature pena il pagamento di una penale di 1 milione di dollari da aggiungere ai 2 previsti per l'iscrizione.

 

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