Irma: allarme rosso a Turks islands, Cuba, Haiti e Bahamas


L'uragano Irma, il più potente (categoria 5, il massimo della scala Saffir-Simpson) dopo Katrina che mise in ginocchio New Orleans nel 2015, continua la sua corsa dopo aver travolto le Piccole Antille, ai Caraibi e aver lasciato dietro di sé morti (13 quelli accertati) e distruzione. Al momento in cui scriviamo si è spostato sulle Isole Virgini mietendo almeno altre 3 vittime. In stato di allerta anche Haiti dove la tempesta sta dirigendo con venti fino a 160 nodi. Sulla rotta dell'uragano anche isole Turks, la costa orientale di Cuba e le Bahamas. Nel fine settimana Irma dovrebbe raggiungere la Florida dove già da qualche giorno sono stati avviati i piani di evaquazione di oltre mezzo milione di persone.

Abbiamo contattato il nostro collaboratore Arnaldo Radovix che naviga abitualmente alle Bahamas che ci ha scritto quanto segue: "Al momento siamo in Italia e non siamo in pericolo. Non navighiamo durante la stagione degli uragani. La barca è sull'invaso a Luperon, nella Repubblica Dominicana. Lì per ora le notizie sono confortanti, solo (si fa per dire) 50 nodi di vento. Ma la locaità è a ridosso dal vento grazie a una collina piuttosto alta. Il peggio è previsto per le Turk islands dove già si registrano venti a 100 nodi mentre scrivo. L'unico punto in cui si può alare la barca, e lo avevamo considerato, è in pieno uragano senza alcuna protezione. Meglio i due Marina. Siamo preoccupatissimi per Georgetown, e Mayaguana che sono state evacuate.
Irma ha provocato danni devastanti. Ma non ovunque allo stesso modo. Ha distrutto le piccole isole di Saint Thomas, le British Virgin Island ma ha fatto pochi danni a Santo Domingo e a Cuba. La causa sta nella natura stessa egli uragani e nel tragitto di Irma. Infatti in un uragano i venti hanno un movimento rotatorio e viaggiano su una traiettoria a grandi linee da est a ovest. Questo fa si che l'aliseo, che comunque soffia, si somma ai venti nel settore settentrionale ma si sottraggono nel settore meridionale dell'uragano. I venti quindi, pur essendo forti sono di intensità minore nel settore così detto "maneggevole". Al punto che mentre a Santo Domingo i venti viaggiavano attorno ai 50 nodi a Turk and Caicos i venti hanno toccato gli 80 nodi.

Forse non tutti sanno che Juraca, da cui deriva la parola Uragano è il nome della dea dei venti così come racconta la mitologia degli Indios di Hispaniola. I Caribi la chiamavano anche Guabancex. Distruggeva tutto al suo passaggio con l'aiuto di due servi maschi: Guatauba e Coatrisquie. Vivevano tutti nel paese di Aumatex, verso oriente. Quando usciva dalla sua reggia Juragan si faceva annunciare da Guatauba, per terrorizzare gli uomini con tuoni e lampi. Poi arrivava Coatriquie che scatenava le acque dal cielo. La dea li spingeva davanti a se con la forza dei venti di cui era la padrona".


E mentre Irma prosegue la sua incontrollabile galoppata verso Nord Ovest altre due profonde depressioni stanno prendendo forza: l'uragano Josè che si trova in Atlantico a Est delle Piccole Antille ed è passato a categoria 3 con venti a 100 nodi e l'uragano Katia, formatosi nel Golfo del Messico e attualmente a 150 miglia da Tanpico.

L'evoluzione e i dati relativi al ciclone Irma possono essere seguiti in tempo reale sul sito Cyclocane accessibile dai link sottostanti.

 

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