Buona parte del Golfo di Cagliari e alcune delle più belle insenature della Sardegna fino al 20 maggio diventano off limits per per pescatori, diportisti, e bagnanti. Da lunedì 8 è infatta scattata l'esercitazione militare “Mare Aperto”, una delle più vaste delle nostre forze armate che prevede la partecipazione di decine di unità delle marine militari di diversi Paesi della Nato, tra le quali la portaerei Cavour. Uno spiegamento di forze che bloccherà una vasta area di mare compresa tra Pula e Costa Rei proprio alla vigilia della stagione estiva e che ha già provocato la protesta dei pescatori locali, oltre che degli operatori turistici e di molte associazioni antimilitariste.
«Per la prima volta la Sardegna viene occupata anche fuori dai poligoni – ha dichiarato Mauro Pili, parlamentare ed ex presidente della Regione – è un vero affronto ai sardi che si vedono ancora una volta depredati della propria terra e del proprio mare per giochi di guerra che, ancora una volta, prendono di mira l’isola». L'esercitazione interforze “Mare Aperto” ha come scopo l'addestramento delle forze armate, la sicurezza marittima, forme di lotta antiaerea, antisommergibile e antinave. Le zone interdette alla “navigazione, alla pesca, alla balneazione e alle attività subacquee” sono delimitate dall'ordinanza n. 54/2017 della Capitaneria di Porto di Cagliari.
