Un colpo sordo e la parte dello scafo a pruavia dell'albero quasi squarciata in due. È il brusco risveglio il 19 dicembre di Thomas Ruyant, uno dei 29 skipper salpati per il “Vendée Globe”, il giro del mondo senza scalo. Il velista francese stava riposando in cuccetta quando il suo Imoca 60 “Souffle Du Nord” ha colpito un oggetto non identificato, probabilmente un container alla deriva. «Il colpo – ha raccontato Ruyant – è stato ultra-violento. Ho ancora i brividi solo a pensarci… e a parlarne. Stavo navigando a 17-18 nodi e tutto si è fermato, credo che mi abbia colpito un container che ha lacerato il fondo e la parte anteriore dello scafo che è esplosa, danneggiando anche la struttura. Per fortuna non ho perso l'albero. È stato molto, molto violento». Dopo essersi messo alla cappa e valutato i danni, Ruyant ha ammainato la randa e a motore si sta dirigendo verso il Sud della Nuova Zelanda, navigando a circa nove nodi di velocità e in costante contatto radio con il suo staff e i mezzi di soccorso. «Dovrei essere lì in 2 giorni – ha comunicato lo skipper –, ma non sono sicuro che lo scafo reggerà fino a quel momento. La cosa buona è che sono nel raggio d'azione dell'elicottero, è confortante. Ho solo bisogno di premere un pulsante perché qualcuno venga a prendermi. La parte con la cuccetta e la strumentazione non è danneggiata, con le paratie stagne può rimanere protetta».
Ma quello di Ruyant, non è stato l'unico incidente degli ultimi giorni. Nella notte del 17 dicembre anche “Compagnie du Lit/ Ville de Boulogne-Billancourt” aveva disalberato. Lo skipper Stéphane Le Diraison aveva avvisato subito la direzione della gara, comunicando che stava bene. L'incidente è avvenuto a circa 770 miglia a Sud dell'Australia, in una zona con un vento di Nord Ovest sui 35 nodi. Dopo un check-up alla barca Stéphane ha fatto rotta verso Melbourne, ha già coperto 110 miglia e dovrebbe arrivare nel porto australiano il 27 dicembre.
Continua invece senza sosta la gara di Armel Le Cléac'h, che conduce la flotta con il suo “Banque Populaire VIII” e si trova ormai in rotta diretta su Capo Horn. Lo skipper francese ha accumulato un vantaggio di 500 miglia sul rivale Alex Thomson a bordo di “Hugo Boss”, trasformando quello che fino a qualche giorno fa appariva come un avvincente duello testa a testa in un assolo in crescendo. I due attualmente procedono alla stessa velocità e anche se il velista inglese naviga più a Sud, quindi ha meno miglia da percorrere, le proiezioni lo vedono con un giorno di ritardo sul passaggio di Capo Horn. Un distacco che sembra difficile da colmare, ma si sa che fin quando ci sono ancora miglia davanti alla prua tutto può accadere.