Prosegue la fuga solitaria dello skipper inglese Alex Thomson al Vendée Globe, il giro del mondo in solitario. L'indiavolato skipper di "Hugo Boss", che dalle isole di Capo Verde ha conquistato saldamente la testa della flotta dei 28 concorrenti, naviga a medie altissime (oltre 20 nodi) e non ha accusato neppure l'urto contro un oggetto galleggiante che sabato 19 novembre ha messo parzialmente fuoriuso il foil di dritta della sua barca. Prova ne è che il distacco con Sébastien Josse e il suo "Edmond de Rothschild", l'inseguitore più vicino, resta consistente: oltre 80 miglia. Da sottolinerare che prima dell'urto lo skipper inglese aveva stabilito il nuovo record di percorrenza nelle 24 ore con 535,34 miglia, superando di poco quello stabilito da Francois Gabart nel 2013 con 534,48 miglia. Un primato che non sarà comunque omologato perché l'incremento è inferiore a 1 miglio.
Lasciato alle spalle il Brasile e superata l'isola di Tristan da Cunha, Thomson e il resto della flotta puntano ora direttamente verso il Grande Sud; dovrebbero arrivare a doppiare Capo di Buona Speranza in circa 4 giorni iniziando così la lunga galoppata australe spinti dai "40 Ruggenti". Intanto, dopo l'abbandono 5 giorni fa di Tanguy de Lamotte sul suo" Initiatives Coeur", al quale si è spezzata la testa d'albero, sabato 19 ha gettato la spugna anche Bertrand de Broc (foto accanto). L'esperto skipper di "Macsf", che aveva urtato un oggetto galleggiante al largo del Portogallo e si era fermato all'isola di Fernando de Noronha per controllare i danni, ha comunicato infatti di non poter più ripartire.
D13 : The leaders pass by the brazilian coasts… di VendeeGlobeTV