La riforma dei porti diventa legge


Le nuove norme sulla riorganizzazione e semplificazioni delle Autorità Portuali sono arrivate al traguardo. Il Decreto Legislativo approvato il 4 agosto dal Consiglio dei Ministri è stato infatti pubblicato il 31 agosto sulla Gazzetta Ufficiale ed entrerà in vigore il 15 settembre. La riforma, attesa da oltre 20 anni, introduce importanti novità che riguardano soprattutto la riorganizzazione del sistema di gestione dei più grandi porti nazionali. Il principale provvedimento è infatti la riduzione delle Autorità Portuali, che vengono accorpate passando dalle attuali 24 a 15 nuove strutture chiamate “Autorità di Sistema Portuali” (Adsp). All’interno di quest’ultime sono raggruppati 57 scali di interesse nazionale. La norma cancella gli attuali comitati portuali che verranno sostituiti da comitati di gestione, con conseguente riduzione dei membri da 336 a 70. Viene istituita poi una Conferenza Nazionale di coordinamento tra le 15 Adsp che sarà presieduta dal ministro dei Trasporti con il compito di programmare le scelte strategiche e di definire un Piano Regolatore portuale nazionale. Infine sono stati semplificati l’iter per l’approvazione dei piani regolatori dei moli e quello per la compilazione delle pratiche doganali.

Le Regioni avranno adesso 15 giorni per chiedere un rinvio “motivato” dell’accorpamento delle Autorità, facendolo slittare fino a un massimo di 3 anni, che deve essere però accettato dal ministro. Ecco la lista delle nuove 15 Autorità di Sistema Portuali.

1) AUTORITA’ DI SISTEMA PORTUALE DEL MAR LIGURE OCCIDENTALE
Porti di Genova, Savona e Vado Ligure.

2) AUTORITA’ DI SISTEMA PORTUALE DEL MAR LIGURE ORIENTALE
Porti di La Spezia e Marina di Carrara.

3) AUTORITA’ DI SISTEMA PORTUALE DEL MAR TIRRENO SETTENTRIONALE
Porti di Livorno, Capraia, Piombino, Portoferraio, Rio Marina e Cavo.

4) AUTORITA’ DI SISTEMA PORTUALE DEL MAR TIRRENO – CENTRO-SETTENTRIONALE
Porti di Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta.

5) AUTORITA’ DI SISTEMA PORTUALE DEL MAR TIRRENO CENTRALE
Porti di Napoli, Salerno e Castellamare di Stabia.

6) AUTORITA’ DI SISTEMA PORTUALE DEI MARI TIRRENO MERIDIONALE E JONIO E DELLO STRETTO
Porti di Gioia Tauro, Crotone (porto vecchio e nuovo), Corigliano Calabro, Taureana di Palmi, Villa San Giovanni, Messina, Milazzo, Tremestieri, Vibo Valentia e Reggio Calabria.

7) AUTORITA’ DI SISTEMA PORTUALE DEL MARE DI SARDEGNA
Porti di Cagliari, Foxi-Sarroch, Olbia, Porto Torres, Golfo Aranci, Oristano, Portoscuso-Portovesme e Santa Teresa di Gallura (solo banchina commerciale).

8) AUTORITA’ DI SISTEMA PORTUALE DEL MARE DI SICILIA OCCIDENTALE
Porti di Palermo, Termini Imerese, Porto Empedocle e Trapani.

9) AUTORITA’ DI SISTEMA PORTUALE DEL MARE DI SICILIA ORIENTALE
Porti di Augusta e Catania.

10) AUTORITA’ DI SISTEMA PORTUALE DEL MARE ADRIATICO MERIDIONALE
Porti di Bari, Brindisi, Manfredonia, Barletta e Monopoli.

11) AUTORITA’ DI SISTEMA PORTUALE DEL MAR IONIO
Porto di Taranto.

12) AUTORITA’ DI SISTEMA PORTUALE DEL MARE ADRIATICO CENTRALE
Porto di Ancona, Falconara, Pescara, Pesaro, San Benedetto del Tronto (esclusa darsena turistica) e Ortona.

13) AUTORITA’ DI SISTEMA PORTUALE DEL MARE ADRIATICO CENTRO-SETTENTRIONALE
Porto di Ravenna.

14) AUTORITA’ DI SISTEMA PORTUALE DEL MARE ADRIATICO SETTENTRIONALE
Porti di Venezia e Chioggia.

15) AUTORITA’ DI SISTEMA PORTUALE DEL MARE ADRIATICO ORIENTALE –
Porto di Trieste.

I commenti sono chiusi.