Parte la "The Transat" sfida in Nord Atlantico


Salpa alle 14:30 del 2 maggio da Plymount la “The Transat”, la transatlantica di 3.000 miglia in solitario dall'Inghilterra agli Stati Uniti. La novità della 14° edizione è un ritorno alle origini, ovvero l'arrivo nel porto di New York come avvenne nella prima edizione del 1960 vinta dall'inglese Francis Chichester. Quest'anno sono 24 i velisti in gara, divisi in quattro classi: Imoca 60, Class 40, Multi 50 e Ultime. A questi si aggiunge Loick Peyron, lo skipper francese che vanta il record di tre vittorie in questa regata (1992, 1994 e 2008) partecipa non per vincere ma per rendere omaggio al connazionale Eric Tabarly, gareggiando a bordo del “Pen Duick II”, la barca che portò Tabarly a vincere l'edizione del 1964.

Sarà invece lotta serrata tra gli altri velisti in gara. La flotta più numerosa è quella dei Class 40 con 10 timonieri al via, tra cui due donne: la franco-tedesca Isabella Joschke e la tedesca Anna-Maria Renken. Sempre tra i monoscafi di 12 metri c'è Hiroshi Kitana, il primo giapponese nella storia della regata. Occhi puntati poi sugli Imoca 60 dove gareggiano alcuni dei più forti protagonisti della vela d'altura mondiale. Tra i 6 skipper schierati alla partenza ci sono Armel Le Cléac'h, Jean-Pierre Dick e Sébastien Josse che navigano rispettivamente a bordo di "Banque Popolaire VII, "St Michel-Virbac" ed "Edmond the Rothschild", Imoca di ultima generazione equipaggiati con dei foil laterali per migliorare l'assetto della barca. Per loro la regata è anche un'importante prova per testare la barca in vista del "Vendée Globe", il giro del mondo in solitario con partenza nel 2017. I multiscafi invece si dividono tra i cinque Multi 50, in cui ad avere la meglio potrebbe essere il francese Erwan Le Roux a bordo di “Fenetréa-Cardinal”, e i tre maxi trimarani di 30 metri Ultime dove si profila una sfida ad alta velocità tra Francois Gabart su “Macif”, Tomas Coville su “Sodebo” e Yves Le Blevec al timone di “Team Actual”.

La regata, che fino al 2000 si chiamava “The Ostar” (anno in cui venne divisa in due eventi: "The Ostar" riservata a velisti amatoriali e "The Transat" per i professionisti), fu organizzata la prima volta nel 1960 dal quotidiano The Observer e dal Royal Western Yacht Club of England e da allora si svolge ogni 4 anni (fu annullata solo nel 2012). È stata la pioniera delle regate d'altura oceaniche e, ancora oggi, si distingue dalle altre transatlantiche per la sua rotta molto a Nord che porta i partecipanti a dovere navigare tra iceberg alla deriva e fitti banchi di nebbia oltre che, spesso, contro i venti dominanti. Anche in questa edizione le ultime previsioni meteorologiche parlano di mare in burrasca e forti venti già dal secondo giorno, nonostante la partenza dovrebbe avvenire sotto un caldo sole primaverile.

I commenti sono chiusi.