CEFALO BOSEGA


Ordine: PERCIFORMI
Famiglia: Mugilidae
Genere: Mugil

Mugil chelo Cuvier 1825****

Generalita’

L’aspetto esteriore di questo Cefalo e’ molto simile a quello delle specie congeneri. Ha il corpo fusiforme, poco slanciato, a sezione pressoche’ circolare al centro e schiacciato in prossimita’ del peduncolo caudale, che e’ abbastanza alto. Gli opercoli, inferiormente, si toccano per un lungo tratto lineare ma non si chiudono completamente, difatti anteriormente delimitano un piccolo spazio ellittico, appuntito. Le pettorali, nella parte superiore, portano una macchia nerastra; sono allungate e, se piegate in avanti, raggiungono, o quasi, il bordo anteriore dell’occhio. Le squame dorsali hanno una sola fossetta centrale, piuttosto breve. Il carattere esclusivo della specie e’ rappresentato dal labbro superiore che e’ abbastanza carnoso, ingrossato, non inciso. Sulla sua superficie, anteriormente, si distinguono 3-4 serie di papille, o corti barbigli carnosi, vermiformi. Il colore del dorso e’ bruno azzurrastro, fianchi e ventre bianco-argentati. A volte, sull’opercolo, puo’ trovarsi anche una debole macchia dorata. La superficie dell’animale e’ solcata da numerose strisce longitudinali di colore bruno-giallastro. Misura al massimo 60 cm e puo’ toccare i 2,5 kg di peso.

D1=IV; D2= I- 8; A= III-9; P=17; C=16; V=I-5

Costumi

Sono identici a quelli del Mugil cephalus.

Pesca

E’ identica a quella del Mugil cephalus.

Commestibilita’

Questo Cefalo e’ stato valorizzato solo in questi ultimi anni. Nella vecchia letteratura ittiologica, infatti, si legge che le sue carni sono di pochissimo pregio alimentare.

Distribuzione nei mari d’Italia

E’ diffuso lungo tutte le nostre coste.

Note o curiosita’

Questo animale e’ il piu tozzo rappresentante della famiglia dei Mugilidi tanto che in passato, erroneamente, era stato considerato come appartenente a un’altra specie, Mugil curtus. Anche se raramente, arriva a toccare i 4 kg di peso; sembra che le sue carni siano preferite dai consumatori quando raggiunge i 400-600 grammi, in coincidenza del periodo che precede la deposizione dei prodotti sessuali che, in alcune localita’, si verifica nei mesi di dicembre-febbraio. Dal punto di vista economico, il peso piu’ vantaggioso per la cattura viene raggiunto tra il secondo e il terzo anno di eta’, periodo in cui, mediamente, arriva alla lunghezza di 39 cm e tocca i 600 grammi di peso. Da statistiche effettuate si e’ visto che le femmine realizzano un peso maggiore di quello dei maschi. Il Mugil chelo rappresenta l’85% dei Mugilidi del lago di Paola (Cosenza) i quali a lotro volta rappresentano il 50% circa della produzione ittica del lago.


Da “Atlante dei pesci dei mari italiani” di Francesco Costa

  1. Ancora nessun commento.

Devi essere loggato per inserire un commento.

  1. Ancora nessun trackback