A meno di 800 miglia da Charleston


Questa è la mail che Giovanni ha mandato nella notte:
“Quando il sole sorgerà in Europa saremo sicuramente a meno di 800 miglia da Charleston, e questa lunghissima traversata sarà finalmente agli sgoccioli.
Ricordo che durante il giro del mondo in solitario quando scendevo sotto le mille miglia dalla meta mi sentivo già arrivato e per l’adrenalina non riuscivo più a dormire né a mangiare. Cercavo di mettere tutte le mie energie per l’ultimo sprint.
In questo caso niente sprint, il nostro obiettivo era ed è di arrivare a Charleston con Maserati in condizioni perfette. Per ora ci siamo riusciti molto bene, abbiamo usato solo vele vecchie e vecchissime in modo da risparmiare ore alle vele da corsa e nei momenti di calma abbiamo approfittato per fare vari lavori e lavoretti che spesso a terra non trovano spazio nelle liste lavori.
Oggi ci siamo dedicati all’impianto elettrico: abbiamo messo in ordine un quadro elettrico e abbiamo levato un bel po’ di roba che non serviva più, cavi abbandonati, peso inutile e soprattutto casino inutile. Poi ci aspettano i lavori che da mesi avevamo in programma di fare a Charleston, come il cambio delle volanti, degli stralli e delle vele.
Nel complesso la barca sta bene, ovviamente abbiamo una lista di cose da fare ma sono quasi tutte migliorie e modifiche in vista delle navigazioni nei climi rigidi… La partenza da New York per tentare il record New York-San Francisco può rilevarsi veramente tosta da questo punto di vista.
Abbiamo festeggiato la soglia delle mille miglia con una splendida pasta al ragù. Di questi tempi per la nostra cambusa anche la pasta al ragù può considerarsi un super lusso. L’uragano Sandy ci ha fatto proprio un bello scherzo”.

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