Istituiti i “Marina Resort”tra luci e ombre


Nascono in Italia i Marina Resort. Con la pubblicazione del decreto legge n.133 sulla Gazzetta Ufficiale del 12 settembre 2014, il Governo ha ufficializzato un nuovo tipo di approdo, che sarà soggetto a Iva agevolata: il 10 per cento invece che il 22 per cento. Il provvedimento riconosce quindi ai posti in cui “le barche sostano e l’equipaggio soggiorna a bordo” lo stesso status fiscale riservato ad altre strutture ricettive all’aria aperta come camping, parcheggi per camper, hote, etc. Un intervento invocato da anni da molte associazioni e operatori del settore nautico per calmierare i prezzi dei posti barca (tra i più alti d’Europa) e mitigare, almeno in parte, l’effetto negativo sul diporto a seguito dell’introduzione della tassa di stazionamento da parte del Governo Monti.

La nuova legge lascia tuttavia alcuni punti oscuri. Il primo di questi riguarda la tempistica. Il decreto, infatti, non solo è stato approvato a metà settembre, a stagione estiva conclusa, facendo perdere molti dei suoi possibili effetti positivi, ma è anche a tempo determinato. Scade infatti alla fine del 2104 e non si sa se sarà rinnovato per il  2015, lasciando quindi un punto interrogativo sul futuro di questi Marina Resort. Il secondo dubbio riguarda poi le caratteristiche di questi nuovi Marina, da individuare anche all’interno degli attuali approdi. Requisiti che dovranno essere stabiliti successivamente con un provvedimento del Ministero delle Infrastrutture. Altro tempo che passa. Infine resta il dubbio maggiore, e cioè se questo sconto fiscale si rilfetterà realmente sui costi d’ormeggio e quindi a vantaggio degli utenti, o sarà assorbito dagli operatori per allargare i margini di profitto. 

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