La scelta del compagno


Il compagno di immersione e’ il primo passo verso la propria sicurezza. Potremmo fare molti esempi nei quali qualsiasi tipo di attrezzatura si rivela inutile in caso di emergenza. Un improvviso malore, un serio aggrovigliamento, l’esaurimento dell’aria, una narcosi da azoto, questi sono solo alcuni dei casi che possono sempre accadere. Solo l’intervento del compagno di immersione puo’ risolvere tali emergenze. Non esiste alcuna situazione che giustifichi l’immersione da soli, ma la scelta del compagno idoneo non e’ cosi’ semplice. Molti si immergono con le stesse persone per amicizia, simpatia o perche’ non riescono a trovare compagni quando hanno il tempo libero per immergersi, ma non e’ una giustificazione valida. Compagni di immersione che una volta sul fondo si “assentano”, non controllano cioe’ se l’altro e’ vicino; che non scambiano segnali di “e’ tutto o.k.?”; non controllano vicendevolmente l’aria residua; non possono essere definiti “idonei”, lo saranno sicuramente fuori dall’acqua, ma non in immersione. Il compagno ideale e’ un subacqueo conscio che l’immersione va svolta insieme a un altro sub per la reciproca sicurezza.

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