Il primo soccorso


Nella programmazione delle immersioni dovrebbe essere sempre stabilito un piano per la gestione di eventuali emergenze. Il primo passo e’ rappresentato dallo specifico addestramento dei subacquei al primo soccorso. Molti sub si sentono appagati dal conseguimento del loro primo brevetto, spesso accedono a quello piu’ avanzato, senza pero’ specializzarsi nei corsi di salvamento, tutto questo rappresenta un indubbio errore, in quanto apprendere i metodi di primo soccorso rivolto a terzi e’ il miglior metodo per sviluppare il proprio salvamento. Il secondo passo consiste nel verificare se nella zona dove vengono fatte le immersioni e’ di rapido allertamento l’assistenza medica. Il terzo passo e’ rappresentato dalla disponibilita’ di un kit di primo soccorso e, soprattutto, dalla disponibilita’ di ossigeno. Sia nelle immersioni “in curva” che “fuori curva” i subacquei dovrebbero disporre e saper utilizzare i dispositivi di somministrazione di ossigeno normobarico che rappresenta l’approccio primario e piu’ efficace nei casi di incidenti subacquei, quali la malattia da decompressione (embolia), la sovradistensione polmonare (embolia traumatica), il semi-annegamento e l’intossicazione da aria contaminata. L’unica organizzazione di primo soccorso per subacquei ad aver stilato un protocollo a livello mondiale per la somministrazione di ossigeno e’ il Divers Alert Network (D.A.N.). Il Dan infatti, oltre a gestire e coordinare le emergenze subacquee in tutto il mondo dei propri iscritti, organizza attraverso i Dan oxygen instructors, dei corsi per apprendere le giuste tecniche per l’uso dell’ossigeno. Tutti i subacquei sono a conoscenza che, nel caso di incidente decompressivo, e’ consigliata l’immediata somministrazione di ossigeno, ma pochi conoscono le procedure e pochissimi dispongono dell’attrezzatura necessaria.

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